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Lancia Dilambda vince il Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2021

La vettura venne prodotta in tre serie dal 1928 al 1935

Lancia Dilambda 1930 Coppa d'Oro 2021

La Coppa d’Oro al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2021 a Cernobbio è stata vinta da una Lancia Dilambda Serie I 227 Carlton Carriage del 1930. Si tratta di una coupé-cabrio con carrozzeria Carlton Carriage che nasconde sotto il cofano un motore V8 da 3960cc.

La vettura è stata acquistata nel 2018 da Filippo Sole dopo una lunga serie di modifiche. Prima di sfilare sulle rive del Lago di Como, la Dilambda è stata sottoposta a un completo lavoro di restauro durato quasi un anno che gli ha permesso di tornare a splendere come 90 anni fa, quando uscì per la prima volta dalle officine.

Lancia Dilambda 1930 Coppa d'Oro 2021
Lancia Dilambda del 1930 vince la Coppa d’Oro 2021

Lancia Dilambda: un esemplare Serie I 227 con carrozzeria Carlton Carriage si è aggiudicato la Coppa d’Oro

Nel corso di un’intervista all’ANSA, Filippo Sole ha dichiarato: “Ho partecipato per la prima volta quasi per gioco al Concorso un paio di anni fa e mi sono innamorato di questa manifestazione. Stavolta, però, volevo presentare un’auto davvero unica. Anche dietro consiglio di mia moglie, ho deciso di restaurare la Lancia Dilambda. È stato un lavoro di squadra e devo ringraziare tutti i ragazzi che in questo lungo anno si sono prodigati, ciascuno nel proprio settore, perché l’auto tornasse davvero al suo splendore originario. Questo premio è soprattutto per loro”.

La Lancia Dilambda è stata prodotta dalla casa automobilistica torinese dal 1928 al 1935 in tre serie. Tutto iniziò nel 1926 quando Vincenzo Lancia decise di riproporre al pubblico un’erede della Trikappa da equipaggiare con un motore V8. Inizialmente, il modello avrebbe dovuto avere un propulsore con cilindrata di 3/3.5 litri.

In quel periodo, Lancia venne visitata da un americano che convinse il dirigente delle grandi possibilità che il brand torinese poteva avere nell’enorme mercato automobilistico statunitense. Senza avvertire i suoi più stretti collaboratori, il fondatore fece subito abbandonare il progetto in corso per dirottare gli studi verso una vettura più grande.

Il primo telaio della Lancia Dilambda, costituito da longheroni scatolati e brevettato nel giugno del 1927, venne modificato e nel gennaio del 1928 un ulteriore brevetto mostra quello che alla fine è stato il telaio utilizzato sulla Dilambda. Si tratta di un telaio a longheroni scatolati con crociera ad X e un serbatoio del carburante posteriore.

Le caratteristiche principali offerte dalla vettura erano un motore V8 da 4 litri capace di sviluppare circa 100 CV a 3800-4000 g/min, un’elasticità di marcia superiore rispetto alla Trikappa e la maneggevolezza nonostante le sue dimensioni.

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