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Gigafactory Italvolt in Italia più vicina: ora c’è il terreno

Passo avanti per Gigafactory Italvolt in Italia: c’è l’accordo per l’acquisto nell’ex area Olivetti di Scarmagno, in Piemonte

Gigafactory Italvolt

Chi segue le vicende dell’auto elettrica lo sa: la Gigafactory Italvolt nel nostro Paese sarà la più grande del Sud Europa e verrà costruita nell’ex area Olivetti di Scarmagno, in Piemonte. Ora, l’azienda guidata da Lars Carlstorm ha annunciato di aver firmato un accordo per l’acquisto di quell’area, che si estende su una superficie di un milione di metri quadrati. 

Vediamo i protagonisti dell’affare. Uno, il venditore: Prelios Sgr, società che gestisce il Fondo Monteverdi proprietario del complesso. Due: l’acquirente, ossia Italvolt. Che mira a un impianto produttivo da 45 GWh, con un investimento complessivo di circa 3,4 miliardi di euro. Progetto ambizioso quello di costruire batterie per le elettriche, visto che si va esplorare nuovi territori, in ambiti senza certezze per il futuro. L’esecuzione dell’accordo è vincolata ad alcune condizioni sospensive di carattere amministrativo: arriverà entro 12 mesi dalla firma.

Ma perché Scarmagno? Per le caratteristiche tecniche della zona. E per la sua collocazione geografica strategica: si pone al centro di numerose intersezioni stradali e ferroviarie. Eppoi il Piemonte è storicamente vivissimo nell’automotive: di certo, si troveranno figure specializzate in diversi settori tecnologici.

Gigafactory Italvolt in Italia: il cronoprogramma

Adesso, la burocrazia. Comunque, non si temono i ritardi avutisi in Germania con la Gigafactory Tesla di Berlino. Il prossimo passo per Italvolt è avere i permessi per costruire entro fine 2021. Da metà 2022, la prima pietra. L’intera Gigafactory (efficiente ed ecosostenibile come da progetto di Pininfarina) aprirà i battenti nel 2024.

Soddisfatto Lars Carlstrom, ceo e Fondatore di Italvolt: “L’accordo con Prelios Sgr rappresenta un momento chiave nel piano di implementazione del nostro progetto di realizzazione della Gigafactory. L’area dismessa ha un ampio potenziale che possiamo restituire di nuovo al contesto locale, offrendo posti di lavoro e riqualificazione dell’ambiente”. Gli fa eci Patrick Del Bigio, ceo di Prelios Sgr: “L’area che ha ospitato la storica Olivetti riprenderà vita nei prossimi mesi con un nuovo progetto industriale focalizzato sul business della mobilità elettrica che oggi si presenta quale settore altamente strategico e innovativo”.

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