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Alfa Romeo: cosa c’è dopo l’arrivo del Tonale

Ipotizzare il futuro di Alfa Romeo, e una nuova linea di modelli, con questi elementi a disposizione appare difficile

Alfa Romeo

Nel silenzio generale che circonda questa ultima fase d’estate di un’Alfa Romeo in piena transizione fra vecchio e nuovo, ipotizzare un futuro e una linea di modelli con questi elementi a disposizione appare difficile. Di certo si può dire che da qui a fine anno è lecito aspettarsi poco o nulla, se non quasi sicuramente il primo piano industriale dell’era Stellantis destinato proprio al Biscione. Possibilmente però proprio entro fine anno dovrebbero arrivare le prime conferme sulla nuova Alfa Romeo Tonale magari con le prime immagini reali della vettura destinata alla effettiva produzione, quindi ulteriori informazioni su quelli che saranno allestimenti e motori realmente applicabili al nuovo C-SUV.

In ogni caso pare sempre più certo che il debutto vero e proprio dell’Alfa Romeo Tonale avverrà in febbraio al Salone dell’Auto di Ginevra mentre, come confermato realmente da Jean-Philippe Imparato, il debutto commerciale in concessionaria è fissato per il 4 giugno 2022.

Andare al di là dell’Alfa Romeo Tonale appare quindi particolarmente complicato. Il futuro piano industriale, atteso appunto entro fine anno, dovrebbe chiarire i tanti dubbi ancora in essere. Il futuro del Biscione, e quello dei suoi nuovi modelli, si sta scrivendo all’interno delle stanze del Centro Stile che è sede del nuovo Headquarter di casa Alfa Romeo. Di certo però l’Alfa Romeo Tonale aprirà ad un set di novità non indifferente: la gamma del Biscione necessita di attenzione e il lavoro che sta conducendo Jean-Philippe Imparato pare stia andando in questa direzione.

Tutte le ipotesi per il prossimo futuro di Alfa Romeo

Se ormai l’Alfa Romeo Tonale è una assoluta certezza, le ulteriori ipotesi fissano nel nuovo B-SUV il modello successivo che si affiancherà proprio all’ultimo arrivato. Si tratta anche in questo caso di un prodotto ipotizzato già dalla gestione FCA, ma che effettivamente sarà ingegnerizzato e realizzato sotto la nuova ala protettrice di Stellantis. Da quello che si comprende, il B-SUV del Biscione dovrebbe basarsi sulla piattaforma CMP di derivazione PSA con produzione da realizzarsi presso lo stabilimento polacco di Tychy in accordo con i B-SUV di Jeep e Fiat. Tuttavia il progetto non è stato ancora ufficialmente confermato da Alfa Romeo, ma ulteriori informazioni dovrebbero essere diffuse a breve.

Il B-SUV in questione dovrebbe garantire la possibilità dell’alimentazione completamente elettrica, aprendo la strada ad una gamma sempre più attenta alle emissioni che già col Tonale introdurrà le prime motorizzazioni plug-in hybrid del Biscione. La medesima piattaforma CMP potrebbe aprire le porte ad una nuova generazione di Alfa Romeo MiTo ragionando quindi su una piattaforma consolidata dalle varie Peugeot 208 e Opel Corsa e che potrebbe fare da base anche alla futura Fiat Punto.

Alfa Romeo Tonale Render

Per quanto riguarda un futuro per la nuova Giulietta, questo dovrebbe essere ipotizzato seguendo la piattaforma STLA Medium che Stellantis introdurrà a partire dal 2024 per i modelli elettrificati del Segmento C. Potrà essere proprio la Giulietta una delle quattro vetture già ipotizzate da Stellantis per lo stabilimento di Melfi in produzione a partire dal 2024.

Tuttavia in questi ultimi giorni si è fatta anche largo una indiscrezione relativa alla possibilità di realizzare una sportiva elettrica. In questo caso il Biscione potrebbe sfruttare come base l’interessante progetto della Maserati MC20 che otterrà una versione completamente elettrica nei prossimi anni. Giulia e Stelvio dovrebbero rimanere mediante una nuova generazione per entrambe che dovrebbe sfruttare in questo caso la STLA Large come base che anche in questo caso non arriverà prima del 2024: è lecito quindi attendersi un restyling per entrambe. Sulla Giulia potrebbero inoltre intervenire, in termini di seconda generazione, nuove possibilità per la carrozzeria visto che le berline a tre volumi viaggiano oggi su numeri risicati nel Vecchio Continente.

Ogni dubbio sarà chiarito dal piano industriale che Stellantis riserverà al Biscione: questo andrà ad interessare i cinque anni compresi fra il 2022 e il 2026.

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