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Via libera ai B-SUV Jeep e Fiat prodotti a Tychy: in attesa Alfa Romeo

C’è il via libera per la produzione dei B-SUV di Fiat e Jeep in Polonia: ancora in attesa l’approvazione per Alfa Romeo

B-SUV Alfa Romeo

Sulla base di alcune documentazioni che ha potuto visionare Automotive News, sembra che Stellantis abbia già preso importanti decisioni per la produzione polacca dei futuri B-SUV a marchio Fiat e Jeep presso lo stabilimento di Tychy. La cosa che invece colpisce è legata ad Alfa Romeo che pare non abbia ancora fornito un effettivo “via libera” per la produzione del B-SUV con denominazione di progetto 966 conosciuto attualmente anche col nome provvisorio di Brennero. Tuttavia bisogna ricordare che Imparato aveva ammesso pochi giorni fa che c’è in programma un’Alfa Romeo da produrre in Polonia.

Quindi per quanto riguarda i nuovi crossover che Stellantis produrrà a Tychy a marchio Jeep e Fiat l’attesa dovrebbe essere rimandata al prossimo novembre 2022 quando la produzione effettivamente comincerà, almeno per Jeep. Ci sarà da aspettare poi aprile 2023 per Fiat. Per quanto riguarda quindi Alfa Romeo non si capisce perché il programma effettivo sia ancora in attesa della necessaria approvazione che tuttora manca.

Prima benzina, poi elettrico

Appare chiaro che inizialmente si punterà sulle versioni a benzina, sebbene già da inizio 2023 comincerà l’assemblaggio delle varianti elettriche con batterie fornite da Catl e poi da Byd. Per quanto riguarda anche le previste versioni mild hybrid ci sarà da attendere invece l’inizio del 2024. In ogni caso per quanto riguarda l’Alfa Romeo Brennero, nell’attesa dell’effettiva approvazione del piano produttivo, la versione elettrica dovrebbe cominciare ad essere prodotta a ottobre del 2023 mentre da marzo 2024 nella variante mild hybrid. L’arrivo della versione a trazione integrale è prevista invece a luglio 2024, sfruttando il medesimo schema previsto per la “cugina” Jeep.

Particolare è il cronoprogramma che prevede l’arrivo per prime sul mercato delle tradizionali versioni a benzina in luogo di un’elettrificazione che oggi sembra avere una marcia in più. Inoltre per le apprezzate versioni mild hybrid bisognerà attendere minimo tre anni ancora.

Secondo quanto descritto da Automotive News, l’ibridazione di questi B-SUV passerà dall’adozione di una trazione anteriore con unità elettrica posizionata fra il propulsore tradizionale e la trasmissione: una configurazione che potrebbe condurre ad una caratterizzazione da full hybrid.

Base CMP

Tutti i tre SUV sfrutteranno la nota piattaforma CMP (Compact Modular Platform) di derivazione PSA e già utilizzata su Peugeot 208 e 2008, Citroen C4, DS3 Crossback, Opel Corsa e Mokka, ma che presenta qualche problema per quanto riguarda l’applicazione per la trazione integrale. L’investimento di Stellantis pare sia pari a circa 200 milioni di dollari per l’adattamento della produzione a Tychy con possibilità di un aumento produttivo nell’ordine delle 300mila unità realizzabili all’anno: di queste almeno 130mila l’anno saranno le unità destinate al crossover di Fiat che invece dovrebbe avere come base la Concept Centoventi. Quindi 110mila unità saranno quelle di Jeep, e qualora arrivasse l’approvazione dell’Alfa Romeo le rimanenti 60mila unità saranno destinate al Biscione.

In questo momento presso lo stabilimento polacco di Tychy vengono prodotte le Lancia Ypsilon e le Fiat 500: bisognerà comprendere se quando arriveranno i nuovi tre modelli previsti proseguirà anche la produzione di queste due vetture, iconiche ma datate. Come è già noto, a Tychy Stellantis prevede questa importante pagina produttiva per la ovvia possibilità di ridurre i costi produttivi tramite la condivisione della piattaforma unica per tutti, ma anche dello schema produttivo.

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