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Ponte sullo Stretto per rilanciare l’Italia: se ne parla

Sarebbe la chiave dare lavoro alle aziende e per creare occupazione

Ponte sullo Stretto

Si riaccende la discussione che riguarda il Ponte sullo Stretto. Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha trasmesso ai presidenti di Senato e Camera una relazione finale. Fatta da chi? Dal Gruppo di lavoro tecnico. Obiettivo: valutare gli eventuali sviluppi del progetto del sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina.

Da qui, si rianima il dibattito: il Ponte sullo Stretto per rilanciare l’Italia. Sarebbe la chiave dare lavoro alle aziende e per creare occupazione. Resta invece fermo sulle proprie posizioni il partito del no, secondo il quale la nazione avrebbe altre priorità, specie il Sud del Paese. Rimane inoltre il timore di infiltrazioni della malavita organizzata negli appalti, con conseguente arricchimento delle cosche mafiose. Non ultimo, attenzione alla valutazione del rischio sismico.

Il progetto definitivo presentato dalla Società concessionaria Stretto di Messina è un ponte sospeso tramite due torri sulla terra ferma e unica campata centrale sul braccio di mare. Per una luce di 3, 3 km. Collocato nella zona di minima distanza tra le sponde. L’accesso al ponte è previsto tramite raccordi e gallerie ferroviarie e stradali di notevole estensione. La fruibilità del ponte potrebbe essere limitata in presenza di condizioni metereologiche particolarmente severe.

Ecco gli elementi presi in esame dalla relazione del Gruppo di lavoro sullo Stretto di Messina.

  • Il contesto socioeconomico e trasportistico.
  • Il contesto fisico e ambientale. In virtù del vento e delle particolari condizioni meteo, andrebbero seguite alla lettera le normative del Codice della Strada, fra le quali limiti di velocità e rispetto della distanza di sicurezza.
  • Il processo decisionale per la scelta delle infrastrutture di trasporto.
  • Le alternative progettuali.
  • Il sistema dei collegamenti alle reti stradali e ferroviarie.
  • Le valutazioni preliminari per i sistemi di attraversamento stabile.
ponte sullo stretto

Ponte sullo Stretto per rilanciare Sicilia e Calabria

In particolare dopo il Covid, il Ponte sullo Stretto sarebbe un’occasione di riscatto per Sicilia e Calabria, due Regioni collocate all’estremo Sud della penisola italiana: sono tra i territori comunitari maggiormente distanti dal baricentro, demografico ed economico, dell’Unione europea. Per motivi storici e per la loro collocazione geografica, entrambe le Regioni sono caratterizzate da livelli di sviluppo inferiori alla media europea. E sono comprese tra quelle identificate come “meno sviluppate” (con un Prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media comunitaria). 

Chiaro che andrebbe rispettata al 100% la conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di  tutela dei beni culturali e paesaggistici. Senza dimenticare quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza

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