in ,

Auto Elettriche: la domanda supera l’offerta in aprile 2021

I numeri di aprile in Italia potevano essere superiori

Domanda di auto pulite

Come sono andate le vendite di elettriche (BEV) e ibride plug-in (PHEV)? Bene ad aprile 2021 in Italia. Sono 11.504 unità, raggiungendo la quota di mercato del 7,91%. Continua quindi la crescita delle cosiddette PEV (le auto alla spina Plug-in Electric Vehicle, somma di BEV e PHEV). Escluse quindi le altre ibride. Siano a 4842 elettriche totali a e 6662 ibride plug-in. Ma attenzione a quando dice Motus-E. I numeri sarebbero stati superiori se il 37% del bonus speso in aprile fosse stato utilizzato per immatricolazioni. Invece, è stato usato solo per prenotazioni. Morale: la domanda di auto pulite è superiore all’offerta.

Perché? Ecco la possibile risposta:  c’è un problema di disponibilità di veicoli nei tempi desiderati dai clienti. A sua volta, questo a cosa è dovuto? Alla crisi da chip. La carenza di semiconduttori sta rallentando la produzione. Macchine ferme nei piazzali, in attesa di essere completate. O linee produttive ferme, con cassa integrazione forzata. 

Nella pandemia di Covid, sfortuna chiama sfortuna, un guaio si porta appresso un altro guaio. I fornitori asiatici di microprocessori hanno puntato sui Produttori di computer, tablet, smartphone, trascurando l’automotive. 

domanda auto pulite

Gli incentivi finiranno a metà novembre 2021

Ma i bonus per elettriche e ibride plug-in quando finiscono? Ecco la previsione Motus-E: il 15 novembre 2021. Infatti, ad aprile, i bonus erogati per le auto 0-60 g/km di CO2 sono stati 53 milioni di euro. Di questi, il 63% utilizzato per le immatricolazioni del mese. Quindi tra immatricolazioni e prenotazioni si sono spese questo mese quasi tutte le risorse risparmiate negli anni precedenti.

Infine, la nota amara. Il Piano di rilancio del Governo Draghi, presentato all’Ue per avere 248 miliardi di prestiti, non contiene supporto alla crescita strutturale dei veicoli a zero e basse emissioni in Italia. Occhio: in Spagna, Germania e Francia, hanno prolungato i loro strumenti di supporto lungo il periodo 2022-2026 coperto ai Piani nazionali. Davvero questa è la strada giusta per la transizione ecologica? Davvero l’automotive si può trascurare così tanto in Italia?

Lascia un commento