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Peugeot 406 Coupé: storia e caratteristiche

Peugeot 406 Coupé

La Peugeot 406 Coupé è senza ombra di dubbio la migliore interpretazione della serie 406, che prese forma dal 1995 al 2005, nelle catene di montaggio della casa automobilistica francese. Il suo ciclo commerciale fu più breve di quello delle sorelle, per il semplice fatto che la presentazione di questa variante “sportiva” avvenne nel 1997.

Nel cuore degli appassionati, però, si è fissata con una presa ben maggiore rispetto alle altre vetture del “leone” identificate dallo stesso codice numerico. Con la Peugeot 406 Coupé si è scritta una delle pagine più affascinanti dello stile del marchio.

Peugeot 406 Coupé: forme seducenti

Peugeot 406 Coupé

Il merito fu di Pininfarina, autore di un design di alto lignaggio, sensuale ed armonico come pochi altri. Alcune prospettive di osservazione regalano alla vista delle vaghe parentele con la Ferrari 456 GT, grande capolavoro 2+2 del carrozziere piemontese. Diverse, però, le firme. La creatura di Maranello portava la sigla di Pietro Camardella; quella dell’azienda transalpina era invece di Davide Arcangeli. Essere associata, seppure con un filo debole, ad un gioiello del “cavallino rampante”, è uno dei più grandi privilegi che possano toccare ad una vettura. La Peugeot 406 Coupé può giovarsene.

Per l’assemblaggio del modello, i vertici aziendali scelsero Pininfarina, nei cui stabilimenti di Grugliasco e San Giorgio Canavese l’auto prese forma. Ancora oggi incantevole, questa vettura sembra resistere alle rughe del tempo, con il suo look scultoreo e ben proporzionato, dove ogni elemento si trova al posto giusto, in una mirabile esecuzione complessiva.

Meno seducente, ma sempre gradevole, l’abitacolo, che si staccava meno dalla media delle proposte del tempo. Gli spazi abitabili sono comunque ben realizzati e profumano di lusso, specie con i rivestimenti in pelle, scelta doverosa su un modello del genere. Molte le attenzioni prestate al tema del comfort, argomento sempre caro ai costruttori francesi. Anche le dinamiche di guida sono allineate all’immagine del marchio che firma la proposta.

Le soluzioni propulsive del modello

Peugeot 406 Coupé

La spinta della Peugeot 406 Coupé era affidata ad una gamma di motorizzazioni meno estesa rispetto alle sorelle berlina e station wagon. Inizialmente, alla scelta dei clienti venivano proposte due unità propulsive a benzina: il 2.0 16v da 132 cavalli di potenza massima e il più emozionante e sonoro 3.0 V6 24v da 190 cavalli di potenza massima.

A fine 1999 giunse un nuovo 2 litri da 136 cavalli, mentre il 3 litri fu portato a quota 207 cavalli: ben 17 in più dello step precedente, quasi una cura da cavallo. La velocità massima della declinazione più corposa della gamma passò a 240 km/h, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7.8 secondi. Prima la V6 si “fermava” a 227 km/h e ad 8.5 secondi. Sul fronte della versione 2 litri, con l’iniezione di potenza si passò da 205 a 208 km/h, mentre lo scatto da 0 a 100 km/h venne ridotto da 10.5 a 10.4 secondi.

Nel 2001 giunse un cuore a benzina da 2.2 litri, con 158 cavalli all’attivo, per 218 km/h di velocità massima e il classico 0-100 km/h coperto in 10 secondi netti. Insieme ad esso, fu implementato nella gamma un motore Diesel 2.2 litri Turbo da 136 cavalli, per 201 km/h di punta velocistica e con uno 0-100 km/h liquidato in 10.8 secondi.

Il peso a vuoto, in base alle versioni e agli allestimenti, variava dai 1345 chilogrammi della Peugeot 406 Coupé 2.0i 16v da 132 cavalli ai 1501 chilogrammi della Peugeot 406 Coupé 3.0i V6 24v da 190 cavalli di potenza massima. Queste le dimensioni dell’auto: lunghezza 4615 mm, larghezza 1780 mm, altezza 1350 mm.  

Foto | Peugeot

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