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Stellantis: la sindaca Appendino richiama governo

Consiglio comunale aperto sulla questione Stellantis a Torino, e la sindaca parla di momento storico.

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Anche in Piemonte continuano le iniziative riguardo a Stellantis e a tutti i problemi che in questi giorni stanno riguardando l’attività produttiva degli stabilimenti italiani del colosso nato da fusione di PSA con FCA. Un piano industriale che manca e che potrebbe essere il medesimo previsto prima della fusione e che oggi è quanto meno fuori luogo. 

Tagli ai costi degli stabilimenti, ricorso alla cassa integrazione, paventato taglio di linee di produzione, esuberi di personale, tagli all’indotto con internalizzazione di alcuni servizi e così via. Sono questi molti dei problemi di Stellantis che riguardano gli stabilimenti italiani da Mirafiori a Termini Imerese, da Melfi a Grugliasco

Al riguardo, come riporta una nota Ansa, la sindaca di Torino, Chiara Appendino ha rilasciato a margine del Consiglio comunale aperto importanti dichiarazioni. 

A Torino e in Piemonte, l’automotive deve restare trainante

“L’automotive dovrà essere anche in futuro l’asse portante di Torino. Dobbiamo fare di più tutti insieme. E’ un momento storico, dobbiamo fare sentire la nostra voce su tutti i progetti affinché il governo con le sue politiche industriali e Stellantis, accompagnata dal governo come avviene in Francia, possano tutelare il settore”, queste le parole della sindaca di Torino, una specie di monito al governo a copiare i colleghi transalpino che hanno una partecipazione in Stellantis. 

Anche il fatto che il governo italiano rispetto a quello francese, non ha scelto di avvicinarsi a Stellantis è una delle cose che più preoccupano quelli che pensano che Stellantis più che una fusione sua stata una autentica acquisizione da parte dei francesi di Peugeot, di Fiat Chrysler Automobiles.

I dubbi sul futuro della Appendino

Che il futuro degli stabilimenti italiani sia incerto nasce dalla situazione del presente, per nulla chiara. E anche la sindaca Appendino non lo nasconde. “Non è chiaro che cosa accadrà e le preoccupazioni sono legittime. Il nostro è un territorio che ha le competenze e un ecosistema per potere essere al centro dell’evoluzione dell’auto”, questo ciò che pensa il sindaco del capoluogo piemontese. 

“Abbiamo detto dall’inizio che Stellantis, come tutti i grandi cambiamenti, può essere un’opportunità o un rischio, noi l’abbiamo colta come opportunità e tale deve continuare a esserlo, ma non basta.

Dobbiamo fare di più tutti insieme per tutelare il nostro territorio. Dobbiamo tutelare le piccole e medie imprese, ma anche i collaboratori e le collaboratrici che per anni hanno acquisito competenze.

Un insieme di risorse materiali e immateriali che abbiamo il dovere morale di tutelare”, così ha chiuso la Appendino, sottolineando pure che lo sguardo ai lavoratori delle piccole e medie imprese dell’indotto non va distolto. 

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