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Incidente mortale Tesla con Autopilot? No: col guidatore senza cintura

A differenza di quanto raccontato da diversi media, c’era il conducente

Incidente mortale Tesla con Autopilot

Torniamo indietro nel tempo al giorno del fattaccio: il 19 aprile si viene a sapere di un incidente mortale Tesla con Autopilot in Texas. Due morti. Moltissimi media italiani dicono che il sistema era inserito, chiamandolo pilota automatico. E dicono che non c’era il guidatore. Sulla scorta di cosa? Chissà. Fa presa online la Tesla che si schianta perché la sua tecnologia fa flop. Ma poi la Polizia indaga ed emerge il vero: incidente mortale Tesla con Autopilot? No: col guidatore senza cintura. Lo dice cleantechnica.com.

In più, l’Autopilot non è il pilota automatico, non è l’auto che va da sola, non è la macchina robot. Si tratta invece di un sistema di ausilio, di assistenza all’essere umano. Che dev’essere per legge sveglio al volante, pronto a intervenire. Come sempre ricorda la Casa di Elon Musk a chi compra le elettriche californiane.

Anzitutto, la Tesla non aveva la guida assistita in funzione. Neppure l’opzione FSD (guida assistita avanzata), non attivata su quell’esemplare. Sull’asfalto, non c’erano le strisce che gli “occhi” dell’Autopilot vedono per guidare.

Tutte le cinture di sicurezza erano sganciate. E il volante? Deformato. Da qui una presunzione: il guidatore c’era e al momento dell’impatto ha deformato il volante. E perché nessuno dei due corpi era sul sedile di guida? Perché tutti viaggiano senza cintura. Il sinistro è stato di tale violenza da far volare i due nell’abitacolo.

Incidente mortale Tesla con Autopilot

Incidente mortale Tesla: niente cinture, niente Autopilot

Non ultimo: l’Autopilot si attiva se ci sono le cinture allacciate. Senza, non lo attivi. Forse, puoi aggirare l’ostacolo, se sei un idiota, con qualche trucchetto demenziale, ma questo è un altro discorso. Allora qualsiasi sistema elettronico, agendo sui sensori, può essere ingannato. Mettendo a rischio la vita altrui e la propria.

Come qualunque tecnologia automotive, spetta all’intelligenza dell’uomo saperla sfruttare per migliorare la sicurezza stradale e il comfort di guida.

Adesso, non c’è ancora nessuna certezza: si attende il report finale. Da parte dell’NHTSA, l’ente che si occupa della sicurezza stradale negli Stati Uniti. Attentissimo in materia.

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