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Più auto aziendali: questo il futuro

Per difendere dipendenti e collaboratori dal pericolo Covid 

più auto aziendali

Ecco un trend: più auto aziendali. Come emerso più volte di recente, i mezzi pubblici sono amici del coronavirus. Interessante pertanto quanto dice un gigante del noleggio auto a lungo termine come Arval Italia. Che gestisce oggi oltre 228.000 veicoli a livello nazionale e più di 50.000 clienti. La sicurezza dei driver e quindi le iniziative legate al welfare aziendale, stando al Barometro Arval, sono in vetta delle priorità dei fleet manager. Il 27% prevede di fornire ai propri dipendenti un mezzo sicuro di spostamento a causa del Covid-19. Quindi, vetture aziendali non solo ai dipendenti e ai collaboratori cui veniva data prima della pandemia. Ma anche ad altri soggetti interni ed esterni all’azienda, cui in precedenza non veniva assegnata.

E il 20% intende disporre di veicoli in sharing (ovviamente sempre con disinfezione). Destinati agli employee e il 18% prevede di proporre veicoli anche ai dipendenti non assegnatari di auto aziendale.

Tutto questo emerge dal Barometro delle flotte aziendali: l’indagine annuale che monitora e anticipa le tendenze del mondo della mobilità professionale in Italia e in Europa. Realizzata da Arval Mobility Observatory. Ossia la piattaforma di ricerca e di scambio di informazioni nell’ambito del settore delle flotte aziendali e della mobilità.

Più auto aziendali: la tendenza

Infatti, dice Massimiliano Abriola, responsabile di Arval Mobility Observatory in Italia, la crisi generata dal Covid-19 si è dimostrata un propulsore importante per molti dei cambiamenti già in atto nel mondo della mobilità. Se da una parte il trasporto pubblico e le forme di sharing mobility hanno subito un drastico rallentamento, dall’altra nuove formule per la mobilità individuale hanno registrato in poco tempo un’accelerazione decisa”.

Per Abriola, centrali nelle scelte dei fleet manager sono sempre più la flessibilità, la sicurezza e la sostenibilità: le aziende italiane riprogettano, più velocemente del previsto, la loro offerta di mobilità. Con soluzioni alternative che garantiscano a tutti i dipendenti condizioni di trasporto più sicure e sostenibili.

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