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Al Mongol Rally due equipaggi italiani a bordo di una vecchia Fiat Panda 4×4 e di una Fiat 128

Lungo un percorso di circa 15mila chilometri i due equipaggi italiani parteciperanno sfruttando due vetture iconiche, pur con qualche anno sulle spalle

Mongol Rally

C’è il vero spirito dell’avventura nell’iconico Mongol Rally, un raid non competitivo a scopo benefico, ancora superiore se decidi di affrontarlo a bordo di vetture praticamente d’altri tempi visto che i chilometri da percorrere non sono assolutamente pochi e le insidie quasi infinite. Stiamo parlando infatti di un viaggio lungo 15mila chilometri che da Praga, in Repubblica Ceca, conduce fino a Ulàn-Udé, in Mongolia.

Due pazzeschi equipaggi italiani hanno deciso di affrontare l’avventura del Mongol Rally a bordo di una Fiat Panda 4×4 ultraventennale e a bordo di una Fiat 128 quasi splendida cinquantenne. I due equipaggi sono costituiti da 6 ragazzi lecchesi suddivisi in gruppi tre in relazione ai “Team Panda Power” e “Team Becco to The Future”. D’altronde le indicazioni per partecipare al Mongol Rally prevedono che le vetture utilizzate per il lunghissimo raid devono possedere almeno 10 anni di vita sulle spalle con cilindrata che non deve essere superiore a 1.200 cc.

Fine decisamente nobile

Il fine ultimo di questa avventura è quello di fornire un concreto aiuto economico all’Associazione Veronica Sacchi, in modo da sostenere con i fondi raccolti il lodevole progetto Smart Clown che rappresenta una bellissima attività di clown terapia che fornisce aiuto e assistenza, anche a distanza, a chi ne ha bisogno in questo particolare momento storico.

I team sono composti da Diego Crippa, Marco Roso e Stefano Valsecchi (Team Panda Power) che utilizzeranno appunto una vecchia Fiat Panda 4×4 e da Valerio Carbonara, Stefano Maddalon ed Emanuele Panzeri (Team Becco to The Future) a bordo della Fiat 128. Il Mongol Rally scatterà il prossimo 18 luglio, ma nel frattempo entrambi gli equipaggi possono contare sul prezioso sostegno dell’Istituto Professionale EINAP di Lecco visto che gli studenti del corso di Meccanico e Carrozzeria, Elettricista e Impianti hanno riverniciato la Fiat 128 introducendo anche un piccolo ma necessario restauro in relazione ad alcune parti ammalorate.

Diego Crippa, che è coordinatore del settore meccanico dell’Istituto Professionale, ha deciso di prendere parte al progetto ammettendo a Lecco Notizie: “in questa sfida ho visto subito una grande potenzialità perché questa voglia di viaggiare non restasse fine a se stessa. Il messaggio più bello è che in questo difficile momento abbiamo aperto le porte di una scuola per parlare di viaggi, due cose che in questo ultimo anno non abbiamo potuto fare. Saremo in viaggio accompagnati dai sorrisi: quello dei ragazzi della scuola professionale durante il lavoro, quello dei bimbi che l’Associazione Veronica Sacchi aiuta, quello delle persone che incontreremo lungo la strada e quello delle persone a cui raccontiamo la nostra folle idea”.

A La Gazzetta dello Sport, Emanuele Panzeri ha aggiunto: “abbiamo chiesto aiuto all’ENAIP per dare una svecchiata alla 128, suggerendo quindi alla scuola di questa iniziativa, e Diego ha subito risposto presente. La cosa che ci accomuna è che faremo questa avventura beneficamente per aiutare l’Associazione Veronica Sacchi di Milano, della quale faccio parte”.

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