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Prezzo di Autostrade per l’Italia: 8 miliardi non bastano

Atlantia e Cdp trattano sul prezzo. Fra una decina di giorni, la prossima puntata

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C’è una nota importante del Consiglio di amministrazione di Atlantia, la holding che controlla l’88% di Autostrade per l’Italia e che appartiene per il 30% alla famiglia Benetton. Il cda ha “preso atto della disponibilità avanzata con lettera del 12 marzo 2021 da parte del consorzio composto da Cdp Equity, The Blackstone Group International Partners e Macquarie Infrastructure and Real Assets Limited di estendere fino al 27 marzo il periodo di validità dell’offerta vincolante”. Quella presentata in data 24 febbraio. Per l’acquisto dell’intera partecipazione dell’88% del capitale detenuta da Atlantia in Aspi. Per il prezzo di Autostrade per l’Italia, la partenza parrebbe da 8 miliardi di euro.

“Il consiglio ha accolto tale disponibilità con l’intento di verificare la possibilità di introdurre i necessari sostanziali miglioramenti”: un segno di apertura.

C’è da pensare a quei politici che, dopo il crollo del Ponte di Genova, annunciarono la soluzione della questione Aspi in tempi brevissimi. Qualcuno addirittura parlò di revoca della concessione. O chissà quali conseguenze apocalittiche. A metà marzo 2020, la telenovela Atlantia-Autostrade- Cassa depositi e prestiti è tuttora lunghissima. Compratore (Cdp) e venditore (Atlantia) non trovano ancora l’accordo sul prezzo del bene: Autostrade per l’Italia.

Nell’offerta vincolante, ossia che impegna i proponenti in caso di accettazione, venivano offerti 8 miliardi di euro per rilevare la partecipazione. Somma insufficiente secondo i soci di Atlantia che comprendono anche investitori internazionali come il fondo sovrano di Singapore, il fondo britannico Tci, Hsbc e la francese Lazard.

Il cda di Atlantia “ha reputato l’offerta inferiore alle attese, fondate su concrete e coincidenti valutazioni di advisor indipendenti, e non coerente, nei termini sia economici che contrattuali proposti, con l’interesse di Atlantia e di tutti gli stakeholders”.

Ma si è aperta una trattativa in cui la parti potrebbero incontrarsi. Prossimo appuntamento fra una decina di giorni.

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