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Secondo Atlantia offerta bassa per Aspi da Cassa depositi

Telenovela infinita che è partita ad agosto 2018 col crollo del Ponte di Genova

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Secondo Atlantia offerta bassa per Aspi da Cassa depositi e Prestiti (CdP), coi suoi partner Macquarie e Blackstone. A due mesi dal rifiuto della prima offerta, Atlantia dice ancora no nella trattativa per la cessione di Autostrade. Telenovela infinita che è partita ad agosto 2018 col crollo del Ponte di Genova. Il Governo parlò di revoca della concessione, ma poi non se n’è fatto nulla. Quindi, la vendita possibile. Il venditore è Atlantia (Benetton), il compratore di Autostrade per l’Italia la Cassa depositi, istituzione finanziaria (società per azioni) controllata per l’83% dal ministero dell’Economia.

Secondo Atlantia offerta bassa per Aspi da Cassa depositi: quanti problemi

Per semplificare, sul tavolo ci sono (fra i mille problemi) 3 questioni: pedaggi, manutenzione, controversie legali. Per i pedaggi, la Cassa depositi vuole vederci chiaro, perché non le conviene comprare per poi non poter incassare a dovere. Per la manutenzione, occorre capire dove e quanto spendere, proseguendo l’opera di Aspi. Per le dispute giudiziarie, va considerato chi e come si deve difendere, in quali cause, con che costi, con quali risarcimenti derivanti dal crollo del viadotto Polcevera.

La nuova offerta di Cdp e dei partner Macquarie e Blackstone per l’88% di Aspi è stata rivista al ribasso. Perché? Per quanto sta emergendo nel corso del processo legato al crollo del Ponte Morandi. Tecnicamente, l’offerta:

  • non è vincolante,
  • è inferiore alle attese del Consiglio di amministrazione Atlantia, contiene una valutazione per il 100% dell’equity value di Aspi inferiore al range indicato dallo stesso Consorzio Cdp nelle precedenti comunicazioni del 19 e del 27 ottobre.

Quale futuro per Aspi: situazione delicatissima

Atlantia ha confermato al Consorzio la propria disponibilità a valutare un’eventuale offerta vincolante per la partecipazione detenuta in Aspi. Ma a una condizione: rispondente all’interesse sociale.

Quanti soldi ballano per offerta e risarcimenti? Nessuno lo sa. Ci sono solo indiscrezioni nel web. Come offerta, si fanno questi numeri: da 7,5 a 12 miliardi di euro.

Sotto il profilo dell’immagine, il Governo M5S-Pd come esce da questa vicenda? Certo che le attese e i proclami, dopo i 43 morti del Ponte Morandi, erano di tutt’altro genere. Comunque, la partita è ancora aperta, si vedrà. Situazione delicatissima: con la vendita, Cdp paga, e Atlantia (Benetton) incassa.

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