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Stellantis: la fusione FCA-PSA preoccupa Romano Prodi, “comanda la Francia”

L’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi su La7 si è detto preoccupato dalla fusione tra FCA e PSA, eccone i motivi.

romano prodi stellantis

Stellantis il colosso dell’Automotive nato dalla fusione dei gruppi PSA e FCA (Fiat Chrysler Automobiles) continua a far discutere. Un colosso dicevamo, perché la nuova società da poco nata, è un colosso di diritto olandese con sede legale ad Amsterdam che controlla di fatto ben 14 marche di automobili.

La fusione, da più parti vista come una opportunità anche lavorativa, dal momento che adesso Strellantis ha stabilimenti in una trentina di Paesi del Mondo con più di 50 impianti, non a tutti piace, se non dal punto di vista di politica aziendale, quanto meno come è stata formulata. Lo ha ribadito ieri l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi durante la sua presenza nella trasmissione di La7 del giovedì sera, “Piazza Pulita”, settimanale contenitore politico e di attualità condotto dal presentatore Corrado Formigli.

Stellantis, ecco perché Prodi si è detto preoccupato

Un colosso dell’Automotive che controlla adesso 14 marche automobilistiche, cioè Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram Trucks e Vauxhall. Sulle dimensioni e sulla sopraggiunta importanza del gruppo le discussioni sono poche perché l’imponenza del colosso è alla luce del sole.

“Dal punto di vista strategico ne abbiamo bisogno perché la FCA come era prima della fusione era troppo piccola”, così ha risposto Romano Prodi a Corrado Formigli che gli ha chiesto un parere sul colosso e sulla fusione tra FCA e PSA, confermando l’importanza di questa fusione.

Ma allo stesso tempo Prodi si è detto alquanto preoccupato, perché l’ex Premier ha dubbi sulla leadership nel gruppo. “è completamente in mani francesi, dalla maggioranza del Consiglio di Amministrazione al Consigliere delegato e alla presenza dello Stato francese fanno si che il potere decisionale non sia più in Italia”, così Prodi ha manifestato un certo disappunto auspicando che il governo italiano intervenga adesso per recuperare e per fare presente questo aspetto.

I salari in Italia sono inferiori a Francia e Germania

Dal punto di vista della domanda e dell’occupazione la situazione in Italia non era buona nemmeno prima della nascita del gruppo Stellantis. Tra l’altro, nonostante tutti si faccia parte dell’Europa, la questione salari è sempre al centro dell’attenzione soprattutto in Italia dove sono troppo bassi. E anche Prodi nella sua intervista lo rimarca perché “i salari italiani sono molto più bassi di quelli francesi e moltissimo più bassi di quelli tedeschi”.

“In Italia ci sono fabbriche che funzionano bene e fabbriche che funzionano meno bene ed abbiamo il problema di rianimare il Paese riportandolo ad essere un Paese che attiri e che decida il suo destino”, così Prodi ha fatto la fotografia della situazione in Italia sottolineando come i salari bassi potrebbero essere un vantaggio per riportare produzione ed occupazione in Italia, dal momento che produrre auto a Pomigliano è evidentemente più economico che farlo a Parigi. Ma resta la questione decisionale e di potere che sempre Prodi è tornato a ribadire come sia finita in mani francesi.

 

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