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Scende l’attività di autoriparazione: per il calo del traffico

A gennaio 2021, pesa la situazione di emergenza in cui versa il Paese a causa della pandemia

autoriparazione

Più difficoltà per il Covid, meno attività di autoriparazione. La conferma a gennaio 2021: la maggioranza degli artigiani(61%) dichiara che il lavoro si è mantenuto su livelli normali, ma coloro che segnalano un basso livello di attività sono quattro volte di più di coloro che evidenziano un alto grado di operatività (31% contro 8%). Lo dice l’Osservatorio Autopromotec.

Scende l’attività di autoriparazione: specie nelle zone rosse

In parole povere, se il Governo costringe a stare a casa col lockdown, si usa meno l’auto, e si ricorre meno dal meccanico. Un effetto domino negativo per tutte le attività. Anche con l’Italia in prevalenza in zona arancione e con alcune regioni rosse, cioè più colpite dall’emergenza.

Previsioni 2021 per il mondo degli autoriparatori

Ma cosa dicono gli autoriparatori per il futuro? La maggioranza degli interpellati (68%) ritiene che la domanda si manterrà stabile. Sostanziale pareggio tra coloro che si aspettano un aumento dell’attività (16%) e coloro che invece ipotizzano una diminuzione (16%). Per i prezzi, solo il 3% degli operatori prevede un aumento a tre-quattro mesi, mentre per l’84% i prezzi si manterranno stabili e per il 13% vi potrebbe essere una diminuzione.

Parco circolante vecchio: carrozzieri e meccanici preziosi

Va ricordato che in Italia purtroppo ci sono oltre 11 milioni di vetture ante Euro 4, pari al 29,3%: stando all’Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri), il parco circolante italiano è insicuro, vetusto e inquinante. Con un’età media di 11,5 anni, rilevata nel 2019, si tratta di un parco tra i più vecchi d’Europa, come ha rammentato l’Unrae in audizione sul Recovery Plan presso la Commissione Attività produttive della Camera.

Così, aggiungiamo, il lavoro degli artigiani dell’auto divengono ancora più preziosi: carrozzieri, meccanici, gommisti e altri. Per migliorare la sicurezza stradale, far calare i costi sociali dei sinistri, abbassare le spese a carico delle compagnie assicuratrici e quindi i prezzi delle Rca.

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