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Autostrade per l’Italia diventa operatore integrato di mobilità

Proseguono  l’ammodernamento e l’ampliamento della rete

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Autostrade per l’Italia diventa operatore integrato di mobilità. Prosegue il piano per l’ammodernamento e l’ampliamento della rete. Programmati 21,5 miliardi di euro tra investimenti e manutenzioni: obiettivo, prolungare al 2080 la condizione ottimale delle infrastrutture. Nascono le controllate Tecne, Free To Xperience, nuova Pavimental e nuova Autostrade Tech. Per la migliore gestione integrata del ciclo di vita delle infrastrutture. Lo dice il nuovo Piano Industriale 2020-2024 di Autostrade per l’Italia. Definito dall’amministratore delegato Roberto Tomasi.

Autostrade per l’Italia diventa operatore integrato di mobilità: a tutto elettrico

Ci saranno rilevanti investimenti sul fronte della sostenibilità: installazione di stazioni di ricarica ad alto voltaggio per la mobilità elettrica. E aumento della produzione di energie rinnovabili. Tutto questo, nel giro dei prossimi 3 anni, porterà ad assumere oltre 2900 ingegneri, tecnici, ricercatori.

Ma per dare stabilità e continuità a tale Piano, è necessaria e attesa l’approvazione formale e definitiva del nuovo Piano Economico Finanziario. E degli accordi raggiunti con l’Esecutivo.

Investimenti di Aspi nel 2020

Nel corso del 2020, ci sono state 19.000 ispezioni su ponti, viadotti, cavalcavia, gallerie. Lanciata “Argo”, una piattaforma di monitoraggio unica a livello europeo. Basata sull’Intelligenza Artificiale. Realizzate attività di manutenzione pari a 650 milioni di euro, il doppio rispetto al periodo 2017-18.

Fortemente rinnovata la squadra manageriale della società. Introducendo competenze di rilievo internazionale sul fronte dell’ingegneria e del settore digitale.

Una grossa partita al tavolo di poker: Atlantia e Cassa depositi

Tutto da vedere poi cosa accadrà ad Aspi. Impossibile fare previsioni. Fra le possibilità, Cassa depositi potrebbe fare l’offerta giusta alla holding Atlantia dei Benetton: la prima proposta è stata considerata troppo bassa. O si divide da Atlantia e si quota in Borsa.

Il tutto nasce dal crollo del Ponte di Genova dell’agosto 2018 con 43 morti: il Governo Movimento Cinque Stelle e Partito democratico ha parlato più volte di revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia.

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