Da dove passa il futuro dell’auto elettrica? Non solo dal numero di colonnine e dalla capillarità delle stazioni, non solo dall’autonomia delle elettriche e dal loro prezzo, ma anche dalla rapidità per fare il pieno di energia. Vediamo allora, grazie a Motus-E, le differenze fra un punto di ricarica standard e veloce. Per cominciare, i riferimenti normativi sono la direttiva DAFI e il Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNIRE).
Punto di ricarica standard e veloce: definizioni
Cos’è un punto di ricarica o di rifornimento accessibile al pubblico? Si tratta di un punto di ricarica o di rifornimento per la fornitura di combustibile alternativo o elettricità. Garantisce un accesso non discriminatorio a tutti gli utenti.
Può essere di potenza standard: consente cioè il trasferimento di elettricità a un veicolo elettrico a una potenza pari o inferiore a 22 kW.
O di potenza elevata, se superiore a 22 kW.
Stazione di ricarica standard: due tipi
Il punto di ricarica di potenza standard è classificato in più modi, spiega Motus-E.
- Primo, a ricarica lenta o slow: fino a 7 kW.
- Ma anche a ricarica accelerata o quick: superiore a 7 kW e pari o inferiore a 22 kW.
Stazione di ricarica di potenza elevata: veloce o ultraveloce
- Veloce o fast: superiore a 22 kW e pari o inferiore a 50 kW. Comprende tutti i sistemi di ricarica in corrente alternata (AC – Modo 3 secondo CEI EN 61851) e i sistemi di ricarica in corrente continua di potenza fino a 22 kW (DC – Modo 4 secondo CEI EN 61851)
- Ultraveloce o ultra-fast: superiore a 50 kW. Include i sistemi di ricarica in corrente continua di potenza superiore a 22 kW (DC – Modo 4 secondo CEI EN 61851).
Infine, è considerata infrastruttura di ricarica (o colonnina o stazione di ricarica) l’infrastruttura che può ospitare uno o più punti di ricarica, in grado di ricaricare quindi anche più di un veicolo contemporaneamente.