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Colonnine elettriche in autostrada in Italia: ma ce ne sono?

Tiene banco la questione punti di ricarica nel nostro Paese

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Colonnine elettriche in autostrada in Italia: ma ce ne sono? Tiene banco la questione punti di ricarica nel nostro Paese. Tema fondamentale: di qui, passa la mobilità elettrica. Che di certo non può limitarsi alla città. Sentiamo in merito Motus-E.

Colonnine elettriche in autostrada in Italia: l’assenza è un disagio

Viene  percepita come un disagio per l’utente la sostanziale assenza di stazioni di ricarica nelle aree di servizio e lungo le arterie autostradali, dice Motus-E.

Serve una più capillare diffusione di punti di ricarica ad alta potenza o High Power Chargers – HPC9 (con potenze di almeno 100 kW). Parliamo di punti di ricarica HPC da 150 kW e superiori rendono la ricarica comparabile nei tempi di rifornimento in una stazione di servizio. A fronte di una spesa per la ricarica più alta (€/kWh) consentono potenzialmente di ricaricare al 100% in 10 minuti.

Obiettivo: facilitare viaggi e spostamenti su tratti extraurbani. Per rendere elettriche le auto principali delle famiglie e per permettere di elettrificare totalmente le flotte.

Stazioni elettriche in autostrada: confusione sui numeri

I dati attualmente disponibili e citati in più fonti relativamente alla distribuzione dei punti di ricarica ogni 100 km di autostrada, quali sono?

Attenzione, spiega Motus-E: risultano non corrispondenti alla situazione reale. Con una rete autostradale complessiva di 6943 km, i punti di ricarica fast presenti risulterebbero 15 ogni 100 km. Tuttavia, quasi sempre, per accedere a queste stazioni di ricarica occorre uscire dall’autostrada per ricaricare fuori delle competenze autostradali.

Comunque, per la legge Bilancio 2021, tutti i concessionari autostradali devono installare colonnine di ricarica per veicoli elettrici di ultima generazione e ad alta potenza, lungo le tratte di loro competenza almeno ogni 50 chilometri.

Il termine per l’installazione dei punti di ricarica di potenza elevata è di 180 giorni e nel caso i concessionari non provvedano, chiunque ne faccia richiesta si può candidare per installarle. In questo caso il concessionario dovrà pubblicare entro 30 giorni una manifestazione d’interesse volta a selezionare l’operatore sulla base di caratteristiche tecniche e commerciali che valorizzino efficienza, qualità e varietà dei servizi proposti.

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