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Dal Recovery Fund 19 miliardi alla mobilità elettrica: idea Motus-E

Rimodulare il denaro verso la filiera della vettura a batteria

auto elettriche

Dal Recovery Fund 19 miliardi alla mobilità elettrica: idea Motus-E. Rimodulare il denaro (18,7 miliardi per la precisione) verso la filiera della vettura a batteria. Ma chi è Motus-E? Un’associazione costituita da operatori industriali, mondo accademico e associazionismo. Con un obiettivo: accelerare lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia attraverso il dialogo con le Istituzioni. Ed ecco ora le proposte per il reindirizzamento delle risorse: sono nel PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Dal Recovery Fund 19 miliardi alla mobilità elettrica: quali target

Si mira a raggiungere gli obiettivi ambientali e di decarbonizzazione dell’Unione europea. Anche perché sarà notevole l’impatto occupazionale che la mobilità elettrica avrà sempre più sull’ecosistema industriale del nostro Paese.

Il tutto attraverso 15 misure per un totale di 18,7 miliardi. Da rimodulare all’interno dello schema del PNRR. Infatti, secondo Dino Marcozzi (segretario generale Motus-E), le misure green dell’attuale piano risultano poco ambiziose ed efficaci dal punto di vista dei principi ispiratori del Next Generation.

Un esempio? Proroga fino al 2025 dell’originario ecobonus per i veicoli di categoria M1 e fasce emissive 0-60, con distinzione dell’incentivo tra acquisto con o senza rottamazione di un
veicolo della medesima categoria omologato alle classi da Euro 1 a Euro 4.

Proroga fino al 2025 dell’originario ecobonus per i veicoli di categoria M1 e fasce emissive 0-60, con distinzione dell’incentivo tra acquisto con o senza rottamazione di un veicolo della medesima categoria omologato alle classi da Euro 1 a Euro 4.

La grande occasione dell’auto elettrica per l’Italia

La crescita della mobilità elettrica è un’opportunità che l’Italia non può permettersi di ignorare nel contesto del PNRR, dice Marcozzi. Pena la perdita di quote di mercato per le nostre industrie dell’automotive, inclusa la componentistica, del settore elettrico ed elettronico e dei servizi.

C’è un dato: la crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili è legata alla costante diffusione dei veicoli elettrici, che ne ottimizzano il consumo. E possono garantire la flessibilità necessaria al sistema elettrico. Ricordiamo che l’Italia è il peggior Paese in Europa per morti premature causate da inquinamento atmosferico di tutti e 3 gli inquinanti più pericolosi: PM2.5, NO2 e O3 (dati 2020 della European Environmental Agency).

La decarbonizzazione dei trasporti su strada contribuirà al raggiungimento all’obiettivo europeo di riduzione del 55% della CO2 negli usi finali entro 10 anni.