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Stellantis: il Governo italiano potrebbe acquisirne una quota

Il più grande azionista singolo è al momento il Gruppo Exor con il 14,4%

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Antonio Misiani, viceministro dell’Economia, sostiene che l’Italia potrebbe acquisire una partecipazione in Stellantis in quanto un tale investimento sarebbe ritenuto vantaggioso da tutte le parti.

All’inizio di questa settimana, sia gli azionisti di Fiat Chrysler Automobiles (FCA) che quelli di PSA hanno approvato la fusione da 52 miliardi di dollari, creando così la quarta casa automobilistica più grande al mondo o la sesta più grande se prendiamo in considerazione i dati del 2020. Al momento, i dirigenti dei due gruppi automobilistici hanno rifiutato di commentare quanto detto da Misiani, secondo Reuters.

Antonio Misiani viceministro Economia
Antonio Misiani, viceministro dell’Economia

Stellantis: l’Italia potrebbe acquistare una quota nel nuovo gruppo

Una possibile presenza dello Stato italiano nel capitale del nuovo gruppo, simile a quella del governo francese, non può e non deve essere un tabù“, ha dichiarato Misiani durante un’intervista al quotidiano La Repubblica.

Al momento, il più grande investitore singolo di Stellantis è il Gruppo Exor che detiene una quota del 14,4%. Si tratta della holding della famiglia Agnelli che è anche il principale azionista di FCA. La Francia possiede già una partecipazione del 6,2% nella nuova azienda tramite la banca pubblica BPI France.

Il viceministro italiano ha aggiunto che Stellantis coinvolge l’interesse nazionale dal punto di vista occupazionale e industriale, aggiungendo che un possibile investimento potrebbe avvenire ma solo a determinate condizioni che al momento non esistono.

Misiani ha poi parlato della necessità del settore di guardare oltre i meccanismi di incentivazione già messi in atto e di adottare una nuova prospettiva di medio-lungo termine puntando sui benefici ambientali.

Le sfide tecnologiche si intersecano con la transizione ecologica. Questo è il motivo per cui risorse importanti potrebbero arrivare dal Recovery Fund europeo, che presta molta attenzione alla decarbonizzazione“, ha concluso Antonio Misiani.

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