Erion Energy per riciclare batterie auto elettriche: l’opinione del consorzio dedicato ai rifiuti di pile e accumulatori. L’accelerazione delle immatricolazioni delle auto elettriche del 155% rispetto al 2019, da gennaio a settembre 2020 in Italia, ha un effetto: crescerà la domanda di batterie al litio. Seconda conseguenza: la necessità di smaltimento e recupero delle stesse.
Erion Energy per riciclare batterie auto elettriche: 6 dati
- Ipotesi: nel 2030 ricicliamo tutte le batterie del parco di vetture elettriche immesse sul mercato fino al 2020. Cosa fare? Dovremmo attrezzarci per la raccolta e il trattamento di circa 28.000 tonnellate di rifiuti, pari al peso di due Torre di Pisa. Così dice Erion Energy.
- Ma sentiamo un altro dato. Nei prossimi anni, la richiesta crescerà di 14 volte rispetto al 2018 e si prevede che, entro il 2030, il 17% della domanda di eletriche potrebbe arrivare dall’Europa.
- Ricordiamo che i Produttori di batterie sono responsabili per l’intero ciclo di vita, compreso il post-consumo (Direttiva 2006/66/CE, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 188/2008).
- La Commissione europea, nell’ambito del Circular Economy Action Plan, ha presentato la proposta di un nuovo Regolamento: prevede l’introduzione di standard minimi obbligatori di sostenibilità per le batterie immesse sul mercato europeo. Obiettivo: minimizzare le sostanze inquinanti privilegiando l’impiego di materiali riciclati per la fabbricazione delle nuove celle.
- Da qui al 2030, litio e cobalto serviranno rispettivamente in misura 80 e 50 volte superiore rispetto all’uso attuale.
- In Europa, in arrivo 15 gigafactories per la produzione di accumulatori al litio entro il 2025, sufficienti a equipaggiare 6 milioni di veicoli.
Smaltimento batterie auto elettrica: cosa fare
- Ascoltiamo Danilo Bonato, direttore generale di Erion Energy: un trattamento idoneo permette di evitare l’emissione nell’ambiente di sostanze pericolose. Il litio è molto reattivo all’aria e all’acqua: entrando in contatto con l’ossigeno, genera prodotti tossici. Ed altamente infiammabile, a rischio esplosione. Il settore del riciclo deve farsi trovare pronto.
- Serve una corretta gestione del riciclo e riuso delle batterie, intesa come la possibilità di dare una seconda vita alle celle al litio secondo i principi dell’economia circolare. Ma occhio, dice Bonato: oggi l’Italia non ha questo livello industriale.
- Come siamo messi? Attualmente, le batterie al litio finiscono per lo più in Germania, che comunque resta ancora molto lontana da Paesi come la Cina: il colosso orientale ha investito in circuiti di recupero volti alla massimizzazione delle materie prime seconde.