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Peugeot: per Phitrust la fusione con FCA è sfavorevole agli azionisti di PSA

Secondo Phitrust la fusione tra FCA e PSA non è vantaggiosa per gli azionisti di Peugeot

PSA Vauxhall

Mentre gli azionisti di PSA e FCA sono convocati il ​​4 gennaio per votare sulla fusione di due gruppi automobilistici, Phitrust denuncia un’operazione “che resta insoddisfacente sia per gli aspetti finanziari che per i diritti dei futuri azionisti insieme “, per non parlare di un aspetto sociale” non ancora definito con precisione “.

Il pioniere francese dell’investimento etico e dell’impegno degli azionisti Phitrust è fermo: nonostante le modifiche apportate lo scorso settembre all’accordo di fusione concluso il 31 ottobre 2019 tra Fiat Chrysler Automobile e PSA Peugeot-Citroën, il conto non torna. Portata a 50-50, la parità di fusione deve essere rivista per migliorare l’equilibrio tra le parti nella misura in cui FCA ha bisogno di PSA più per l’implementazione delle sinergie che viceversa, assicura Phistrust.

I risultati dei due gruppi nei primi nove mesi del 2020 hanno dimostrato ancora una volta questa performance finanziaria più solida del gruppo francese, che ha mostrato una migliore resistenza alla crisi sanitaria, grazie a un punto di pareggio operativo inferiore. Al contrario, Fca si ritrova con un ulteriore debito lordo di oltre 6 miliardi di euro (da un prestito garantito dallo Stato italiano), mentre PSA non sopporta alcun nuovo debito. Questo debito garantito dallo stato renderà politicamente quasi impossibile razionalizzare le fabbriche italiane sottoutilizzate della Fiat, prevede Phitrust. Conseguenza: sono gli stabilimenti francesi di PSA che rischiano di diventare la variabile di aggiustamento, portando a pesanti perdite di posti di lavoro.

Phitrust ritiene inoltre che la strategia industriale di diventare la quarta casa automobilistica al mondo per volume e consentire l’ accesso di PSA al mercato statunitense sia “discutibile”. In effetti, le prestazioni di Chrysler – che attualmente rappresenta la maggior parte dei profitti di FCA – potrebbero eventualmente essere indebolite con l’attuazione del piano ambientale del presidente eletto Joe Biden, mentre Chrysler è posizionata su motori di grandi dimensioni (Dodge). o pick-up (RAM).

Secondo Phitrust, anche l’ubicazione della nuova sede centrale di Stellantis nei Paesi Bassi pone problemi di governance con un calo sostanziale dei diritti degli azionisti. “La remunerazione degli amministratori di Stellantis rischia quindi di aumentare in modo irragionevole senza l’approvazione degli azionisti”, sottolinea il fondo.

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