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Auto elettrica con pochissimi componenti: un bel vantaggio

Semplificazione dell’architettura del veicolo: lo dice l’Anfia

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Auto elettrica con pochissimi componenti: un bel vantaggio rispetto alle endotermiche. C’è la semplificazione dell’architettura del veicolo, come evidenzia l’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica). Così, aggiungiamo, ci sono vantaggi anche in fatto di manutenzione. L’Anfia parla di 4 fattori alla base della rivoluzione in corso attraverso l’acronimo MADE: nuovi modelli di Mobilità, guida Autonoma, Digitalizzazione, Elettrificazione. Insieme questi fattori, tra loro interconnessi, generano lungo tutta la filiera della mobilità rilevanti sfide e opportunità da cogliere. Fino all’85% dei componenti del powertrain tradizionale diventerà obsoleta nei veicoli elettrici. In quanto l’architettura del veicolo stesso sarà semplificata: da 1.400 a 200 componenti. E verranno introdotte soluzioni di piattaforme completamente integrate per la trasmissione, quali la configurazione skateboard.

Auto elettrica con pochissimi componenti: l’analisi

Vediamo i trend analizzati dall’Anfia.

  • Trasformazione dei componenti tradizionali. Alcuni componenti, quali i sistemi di raffreddamento e trasmissione, dovranno essere aggiornati per soddisfare i nuovi requisiti richiesti dalla configurazione ibrida e dalle batterie.
  • Introduzione di nuovi componenti. I veicoli elettrici richiedono componenti nuovi (quali batterie, elettronica e motori elettrici): gli standard tecnologici devono essere talvolta ancora definiti e la tecnologia è in rapida evoluzione.
  • Nuova offerta di servizi. L’avvento del veicolo elettrico comporta la nascita di nuovi servizi: sistemi di ricarica rapida o di riciclaggio delle batterie.

L’auto del futuro: ecco qual è

L’Anfia sottolinea diversi altri punti dell’auto del futuro. Ne evidenziamo alcuni.

  • Connettività come elemento abilitante. La connettività della vettura, sia in modalità V2V (vehicle to vehicle) e V2I (vehicle to infrastructure), rappresenta un fattore chiave. Questo porterà a una significativa evoluzione delle caratteristiche della plancia e dei comandi in termini di Human Machine Interface.
  • Consolidamento delle centraline (ECU). Grazie ai rapidi progressi in ambito elettronico, le centraline stanno diventando molto più performanti in termini di capacità di elaborazione dati in tempo reale.
  • Aumento del numero di sensori ADAS. Videocamere, radar, lidar sono previsti in forte espansione in termini di volumi, in seguito all’aumentare della diffusione di veicoli con livelli crescenti di autonomia.
  • Ruolo centrale del software. Trattasi di uno dei principali elementi distintivi tra gli OEM e che impatta in modo differenziante l’esperienza a bordo. Criterio oggi riconosciuto chiave per l’acquisto da parte del cliente finale. Il numero di centraline a bordo vettura è previsto calare drasticamente del 90% e a tendere potrà bastare una centralina per modulo, piuttosto che una per componente.

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