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Ferrari SF90 Stradale: ecco uno sguardo dettagliato al gruppo propulsore

La modalità di guida Qualify permette di tirare fuori il meglio dal gruppo propulsore ibrido da 1000 CV

Ferrari ha costruito e continua a costruire alcune delle auto di maggior successo e al contempo prosegue con la sperimentazione di diverse innovazioni sulle auto da corsa e le applica alle auto sportive stradali. Uno degli ultimi esempi è il rivoluzionario propulsore utilizzato sulla Ferrari SF90 Stradale.

Abbiamo di fronte l’unica ibrida di Maranello disponibile all’acquisto e il primo PHEV, rivelato nel 2019. L’auto condivide il suo nome con la monoposto guidata dal quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel e dal compagno di squadra Charles Leclerc nella stagione 2019 di Formula 1.

Ferrari SF90 Stradale sistema ibrido plug-in
Ferrari SF90 Stradale volante con manettino

Ferrari SF90 Stradale: la prima ibrida plug-in di Maranello è un concentrato di innovazione

La splendida supercar nasconde sotto il cofano il primo propulsore ibrido plug-in sviluppato dallo storico marchio modenese, al centro del quale si trova l’ultima iterazione del famoso motore V8 biturbo F154. Come le versioni utilizzate su altri modelli, il monoblocco e le testate cilindri dell’unità F154 CD sono realizzate in alluminio.

Il powertrain utilizza una configurazione flat-plane per l’albero motore, oltre a lubrificazione a carter secco e due turbocompressori raffreddati ad acqua realizzati da IHI. Troviamo anche 32 valvole azionate tramite due alberi a camme in testa per bancata.

Ferrari SF90 Stradale sistema ibrido plug-in

Le modifiche apportate al propulsore installato sulla Ferrari SF90 Stradale includono un aumento della cilindrata a 4 litri. Gli ingegneri di Maranello hanno modificato le testate dei cilindri poiché ora sono più strette mentre i nuovi e potenti iniettori di carburante funzionano a una pressione di 350 bar (5100 psi).

Il motore a combustione interna è posizionato 50 mm più in basso nel telaio rispetto a qualsiasi altra Ferrari con V8. Ciò ha permesso un abbassamento del centro di gravità e un miglioramento dell’agilità del bolide.

Soltanto il motore V8 biturbo riesce a produrre 780 CV di potenza

Per raggiungere questo risultato, gli ingegneri della casa automobilistica modenese hanno completamente ridisegnato i sistemi di aspirazione e scarico, allineando i condotti orizzontalmente all’altezza delle testate dei cilindri. Per ridurre il peso, il collettore di scarico è stato ridisegnato e realizzato in Inconel mentre il volano è più robusto ma più piccolo.

Soltanto il motore V8 biturbo da 4 litri della SF90 Stradale può raggiungere una potenza massima di 780 CV a 7500 g/min, ovvero 60 CV in più rispetto alla precedente versione del propulsore utilizzata nelle 488 Pista ed F8 Tributo.

Ferrari SF90 Stradale Interni Cruscotto

Accanto all’otto cilindri troviamo un cambio a doppia frizione Magna 8DCL900 a 8 velocità che è 10 kg più leggero e molto più compatto rispetto alle trasmissioni a 7 rapporti impiegate su altri modelli. Ciò è in parte dovuto alla mancanza della retromarcia.

Il gruppo propulsore della supercar ibrida plug-in è costituito da tre motori elettrici ad alta capacità. Due sono stati installati sull’asse anteriore e vengono utilizzati per la retromarcia, oltre ad avere anche il sistema RAC-e (Regolatore Assetto Curva Elettrico).

Fino a 25 km di autonomia in modalità full electric con una singola ricarica

Il terzo propulsore elettrico è montato sull’asse posteriore e aiuta il V8 e la trasmissione, fornendo allo stesso tempo capacità rigenerative al gruppo propulsore. La potenza combinata dei motori elettrici è pari a 220 CV.

La supercar utilizza una batteria agli ioni di litio da 7,9 kWh per la frenata rigenerativa e consente alla vettura di funzionare anche in versione 100% elettrica fino a un massimo di 25 km impostando la modalità di guida eDrive.

Ferrari SF90 Stradale - Presentazione Rossa
Ferrari SF90 Stradale

In alternativa, sono disponibili altre tre modalità che possono essere selezionate attraverso il manettino sul volante. La modalità Hybrid usa sia il motore a combustione interna che i propulsori elettrici con il computer di bordo che gestisce automaticamente le varie unità.

La modalità Performance mantiene il propulsore endotermico sempre in funzione al fine di utilizzare le capacità rigenerative del motore posteriore e ricaricare la batteria, fornendo allo stesso tempo delle ottime prestazioni. Infine, abbiamo la modalità Qualify è maggiormente adatta per l’uso in pista in quanto libera tutto il potenziale del gruppo propulsore che è da ben 1000 CV.

Oltre alla Ferrari SF90 Stradale, qualche giorno fa il cavallino rampante ha svelato la SF90 Spider che è attualmente la Ferrari scoperta più veloce mai realizzata. La supercar dispone di un tettuccio rigido retrattile ed è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi e raggiunge una velocità massima di 350 km/h.

Ferrari SF90 Spider

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