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Con auto elettriche inquinamento abbattuto

In Italia, se tutte le macchine termiche di oggi fossero a batteria, lo smog crollerebbe

auto elettriche

Studio del CNR (Consiglio nazionale ricerche) che riguarda l’Italia. Per la precisione dell’Istituto per l’inquinamento atmosferici. In collaborazione con Motus-e, l’associazione per lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia. Con auto elettriche ovunque inquinamento abbattuto: se tutte le macchine termiche di oggi fossero a batteria, lo smog crollerebbe. Le emissioni di NO2 (ossidi di azoto) si ridurrebbero fra il 74 e il 93%; quelle di polveri sottili (PM10) fra il 34 e il 46%.

Con auto elettriche ovunque inquinamento abbattuto: i parametri

La ricerca si basa su questi parametri.

  1. La dispersione in atmosfera e la ricaduta al suolo degli inquinanti primari nelle città di Torino, Milano, Bologna, Roma e Palermo.
  2. La situazione con l’attuale parco di veicoli circolanti.
  3. Quella al 2025 e 2030 in base alla conversione elettrica nei comparti del trasporto privato, della logistica dell’ultimo miglio e del Trasporto pubblico locale.
  4. Modello di simulazione ADMS (Advanced Dispersion Modelling System) – Roads: dati meteo specifici per ogni città esaminata in funzione dei flussi di traffico reali rilevati dalle amministrazioni. Al netto del contributo di inquinanti di tutte le altre fonti di emissioni come le attività economiche e gli  impianti di riscaldamento.
  5. Sono 24 ore di un giorno tipico feriale invernale: la velocità e la direzione del vento, la stabilità atmosferica, la temperatura, l’umidità, il tasso di precipitazione, la nuvolosità.
  6. Infine, i fattori inquinanti (in grammi per km percorso, g/km) dei diversi mezzi di trasporto sono quelli della  banca dati dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Le percentuali delle concentrazioni dalle centraline di monitoraggio Arpa: Agenzia regionale per la protezione ambientale.

Il caso Milano: inquinanti con le elettriche

Delle diverse città, prendiamo Milano.

  • NO2 Analizzando il solo comparto del trasporto individuale privato, le concentrazioni medie orarie simulate in un giorno feriale invernale del mese di gennaio arrivano fino a 140 µg/m3 nello scenario base. Ossia 140 microgrammi per metro quadrato.
    Negli scenari futuri, riduzione delle concentrazioni da una percentuale del 62% al 2025 fino a una sforbiciata dell’84% al 2030.
  • PM 10. I valori medi giornalieri arrivano fino a 25 µg/m 3.
    Nel 2025 riduzione del 36%; nel 2030 taglio del 41%.

Inquinamento: occhio a tutte le fonti

Al di là dello studio sulle auto, facciamo però notare che la guerra all’inquinamento la si fa non aggredendo solo le auto. Ma tutte le fonti: traffico dei mezzi pubblici, caldaie vetuste, industrie. Numerosi gli studi in merito e grosso modo le auto sono causa di un quinto degli inquinanti: gli altri quattro quinti vanno messi nel mirino, se no è impossibile uscirne. Neppure nel 2030 con tutte le elettriche possibili e immaginabili che viaggiano in Italia.

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