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Bollo auto proroga scadenza quasi finita: multe ai ritardatari

Per il Covid, ogni Regione aveva allungato i tempi di validità

bollo

Occhio: bollo auto proroga scadenza quasi finita. L’alert è importante perché ci sono multe per i ritardatari. Di che parliamo? Col Covid, a marzo le Regioni hanno disposto di allungare la validità del bollo auto: tassa regione di proprietà dell’auto. Ogni Regione ha fatto a modo suo, con regole proprie: su ogni singolo portale web degli enti locali ci sono le regole. Ma quel che più conta è sapere che quella scadenza sta per arrivare.

Bollo auto proroga scadenza quasi finita: i rischi

Vediamo le regole riassunte da Sermetra. Se il bollo auto scade e lo paghi successivamente al termine previsto, oltre alla tassa si dovranno corrispondere anche le sanzioni e gli interessi. In base ai giorni di ritardo nella misura seguente:

  1. Versamento tra il quindicesimo e il trentesimo giorno successivo alla scadenza? Sanzione pari al 1,50% della tassa originaria, oltre gli interessi legali giornalieri. Sugli effettivi giorni di ritardo. La cui percentuale annua è pari allo 0,3%.
  2. Pagamento dopo il trentesimo giorno di ritardo ma non oltre i 90 giorni? Una sanzione pari al 1,67% della tassa originaria. Oltre gli interessi legali giornalieri sugli effettivi giorni di ritardo la cui percentuale annua è pari allo 0,3%.
  3. Paghi dopo il novantesimo giorno di ritardo ma entro un anno? Si applica una sanzione pari al 3,75% della tassa originaria. Oltre gli interessi legali giornalieri sugli effettivi giorni di ritardo la cui percentuale annua è pari allo 0,3%.
  4. Oltre un anno di ritardo, si applica una sanzione pari al 30% della tassa originaria. Più gli interessi pari all’1% fisso per ogni semestre maturato di ritardo.

Quanto si paga di tassa automobilistica

L’ACI dà indicazioni preziose in merito. Per i residenti nelle Regioni e nelle Province Autonome convenzionate con l’ACI (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia, Umbria, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano), il calcolo è sulla base dei dati presenti negli Archivi Regionali e Provinciali gestiti dall’ACI.

Per quelli residenti in Toscana il calcolo viene eseguito con collegamento agli archivi della Regione Toscana gestiti in proprio. Per i residenti nelle Regioni non convenzionate il calcolo viene eseguito con collegamento all’Archivio Nazionale gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

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