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Noleggio auto e bollo auto, ecco come funziona, tra vecchie e nuove regole

Come funziona il pagamento del bollo auto nel noleggio a lungo termine, chi è tenuto a pagare e tutte le cose da sapere.

Bollo auto noleggio

Tra le formule alternative all’acquisto, soprattutto di un mezzo di trasporto,  sta prendendo piede sempre di più ormai da anni il noleggio a lungo termine. Una formula alternativa all’acquisto, ma anche al leasing. La formula sta assumendo sempre maggiore importanza perché è più snella e veloce del leasing, perché non ha particolari vincoli come l’iscrizione all’albo di chi cede il bene e non ha tutte le normative stringenti di quella che a tutti gli effetti (il leasing) è un a operazione finanziaria.

Un vuoto normativo che adesso è stato colmato riguarda il pagamento del bollo quando il noleggio a lungo termine riguarda un veicolo assoggettato alla tassa regionale sulla proprietà. Chi paga il bollo tra noleggiatore e utilizzatore? Vediamo di chiarire la situazione e di fugare tutti i dubbi che riguardano questa particolare formula.

Noleggio a lungo termine, a chi tocca pagare il bollo auto

Il dubbio su chi sarebbe tenuto al pagamento del bollo auto nel corso di un rapporto di noleggio a lungo termine riguarda noleggiatore e utilizzatore. Il noleggiatore è colui che cede il mezzo all’utilizzatore. La proprietà del veicolo resta in capo al noleggiatore. Occorre ricordare che il noleggio a lungo termine è particolarmente utilizzato da soggetti (gli utilizzatori) che lo preferiscono perché evitano di stare dietro alle incombenze burocratiche legate al veicolo.

Le nuove procedure da seguire sono state fissate da un recente decreto interministeriale, prodotto dal Ministero dell’Economia e da quello delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il decreto chiarisce i dubbi creati da un altro provvedimento di legge, cioè dagli articoli 51 e 53 del decreto legge 124 del 2019 (decreto fiscale 2019). Si tratta delle criticità prodotte dal collegato alla legge di Bilancio dello scorso anno, che ha di fatto cambiato la destinazione del gettito del bollo dalla Regione di residenza del noleggiatore a quella di residenza dell’utilizzatore.

Per via di questo provvedimento, la responsabilità del pagamento del bollo è in capo al noleggiatore, e nel caso di flotte aziendali o parco auto di una impresa che le cede ai propri dipendenti, la norma diventa piuttosto onerosa, oltre che per le imprese, anche per il sistema amministrativo degli Enti che devono incassare il bollo, cioè le Regioni e in alcuni casi le Province Autonome. Serve una banca dati capace di convogliare i dati relativi alla residenza degli utilizzatori, che non è certo una cosa facile, o per lo meno, è una cosa più complicata rispetto a stabilire soltanto la residenza del noleggiatore.

Obblighi del noleggiatore, cosa prevede il decreto Interministeriale

Proprio in virtù di ciò che ha stabilito l’ultimo decreto fiscale, il nuovo decreto Interministeriale sancisce l’obbligo per i noleggiatori di comunicare al Pra e al suo sistema informativo, tutto ciò che permette al sistema di capire dove sono residenti gli utilizzatori dei veicoli ceduti a noleggio a lungo termine. È l’Aci (Automobile Club Italia) a gestire il Sistema informativo del Pubblico Registro Automobilistico. Il noleggiatore deve comunicare entro 10 giorni dalla stipula del contratto di noleggio a lungo termine, i dati relativi all’utilizzatore.

Quindi i dati anagrafici con codice fiscale se l’utilizzatore è una persona fisica. Denominazione, ragione sociale e codice fiscale per le persone giuridiche. Poi, residenza degli utilizzatori, tipologia del veicolo, numero di targa e i dati identificativi del contratto di noleggio. Nei casi di sublocazione, tutti questi dati andranno comunicati anche per il sublocatore.

Il decreto Interministeriale prevede che entro il 10 ottobre scorso andavano comunicati, sempre a cura del noleggiatore, tutti questi dati ma relativi ai contratti di noleggio a lungo termine effettuati nel 2020 e fino al 30 settembre di questo anno.

Bollo auto

Bollo auto cumulativo per il noleggiatore, ma come si fa adesso?

La normativa prevede che il bollo auto, essendo tassa di proprietà, ricada esclusivamente sul noleggiatore, che è l’effettivo proprietario del veicolo anche se lo cede per noleggio a un altro individuo. Il noleggiatore può pagare in maniera cumulativa i bolli auto dei veicoli del suo parco auto destinato al noleggio a lungo termine.

Ma proprio la differente Regione di gettito del bollo espone le nuove direttive a dubbi e perplessità. Il noleggiatore usualmente paga il bollo auto in maniera cumulativa e fa ricadere il servizio bollo auto sugli utilizzatori, inserendolo probabilmente nel canone di noleggio.

Presto verrà aperto un tavolo di discussione proprio per questo aspetto, che è di difficile lettura dal momento che devono ancora partire le prove sul funzionamento della banca dati dell’Aci che dovrebbe poi trasferire i dati ottenuti dai noleggiatori, alle Regioni dove risiedono gli utilizzatori.

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