Anche se PSA non ha progetti riguardanti l’idrogeno, Opel ha partecipato allo sviluppo della tecnologia delle celle a combustibile quando era sotto il controllo di General Motors.
Visto che l’idrogeno è tornato nuovamente sotto i riflettori, la casa automobilistica tedesca ha ripreso i lavori per proporre delle auto alimentate da questo tipo di carburante e inizierà con l’Opel Zafira 2021. Questa mossa rappresenterà un passo importante per Opel e anche per Stellantis in quanto nei veicoli commerciali l’idrogeno ha guadagnato sempre più consensi, soprattutto nei modelli pesanti.
Opel Zafira: la quinta versione del sistema di celle a combustibile assicurerà un’ottima autonomia
Sulla Zafira Fuel Cell, il marchio di PSA applicherebbe la quinta versione del suo sistema di celle a combustibile da 4,2 kg a 700 bar di pressione. Con questo, il van tedesco sarà in grado di percorrere fino a 420 km nel ciclo WLTP sfruttando esclusivamente questo carburante.
Non sono ancora note al momento le dimensioni del pacco batterie ma potrebbe essere da 50 o 75 kWh come sulla Zafira-e. La cosa più interessante di questa tecnologia è che l’Opel Zafira potrà condividerla senza problemi con le sorelle Jumpy, Expert e Proace, oltre alla futura generazione del Fiat Talento che non si baserà più sul Renault Trafic.
Al momento, l’idrogeno è un combustibile su cui poche case automobilistiche stanno scommettendo. Il motivo è che richiede una complessa infrastruttura per un prodotto che necessita di alta pressurizzazione, oltre ad esistere sempre il rischio di detonazione.
Fino ad ora soltanto Toyota, Honda e Hyundai hanno scommesso sull’idrogeno per le auto mentre altre case automobilistiche, come Volkswagen, BMW e Mercedes, hanno rinunciato e si sono concentrate maggiormente sulle auto elettriche.