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Hertz ottiene un finanziamento di oltre 1 miliardo di dollari

Questo nuovo finanziamento permetterà all’azienda di “respirare” un po’ e di riprendersi dagli effetti della pandemia

Hertz finanziamento

Hertz Global Holdings Inc, che un po’ di tempo fa ha annunciato bancarotta negli Stati Uniti e in Canada, ha dichiarato nelle scorse ore di aver chiesto un finanziamento Debtor-in-Possession (DIP) di 1,65 miliardi di dollari, facendo impennare le sue azioni.

La famosa società di autonoleggio prevede di investire fino a 1 miliardo di dollari nell’acquisto di nuovi veicoli in USA e Canada e fino 800 milioni di dollari per capitale circolante e scopi aziendali generali. Questa mossa arriva dopo aver messo in vendita gran parte della sua flotta inattiva all’inizio dell’estate, che contava quasi 200.000 veicoli.

Hertz blocco coronavirus
Hertz, l’azienda ottiene un finanziamento Debtor-in-Possession per ripartire in USA e Canada

Hertz: il finanziamento verrà usato in parte per l’acquisto di nuovi veicoli

Paul Stone, amministratore delegato di Hertz, ha dichiarato: “Questo nuovo finanziamento fornirà ulteriore flessibilità finanziaria mentre continuiamo a gestire gli effetti della pandemia sul settore dei viaggi e ad adottare misure per posizionare al meglio la nostra attività per il futuro“.

Il Debtor-in-Possession è una forma di finanziamento dedicata alle aziende che hanno fatto ricorso al Chapter 11 sul fallimento, il quale consente loro di continuare ad operare. Il finanziamento sarà fornito da alcuni dei creditori della società, secondo quanto affermato da Hertz. Quest’ultima ha presentato una mozione per l’approvazione del finanziamento da parte del tribunale U.S. Bankruptcy Court per il distretto del Delaware.

In seguito a questa mossa, le azioni della società sono aumentate del 96% a 2,02 dollari. Verso la fine di marzo, la compagnia aveva accumulato più di 24 miliardi di dollari di debiti, secondo la sua dichiarazione di fallimento, e con solo 1 miliardo di dollari di liquidità disponibile.

Sempre a fine marzo, la società di autonoleggio ha perso 12.000 lavoratori e ne ha licenziati altri 4000, oltre a tagliare del 90% gli acquisti di veicoli e a bloccare tutte le spese non essenziali. Dopodiché, Hertz ha presentato istanza di protezione dal fallimento il 22 maggio dopo che la sua attività ha subito pesanti perdite a causa del lockdown.

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