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Governo infuriato contro Autostrade: sempre più caos

Il viceministro Cancelleri: “Aspi non rispetta l’accordo, revoca già avviata”

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Governo infuriato contro Autostrade: sempre più caos. In sintesi, la rete autostradale è dello Stato. Che la dà in concessione ai gestori. Come Atlantia, proprietaria di Autostrade per l’Italia, primo gestore. Di proprietà dei Benetton. Che stanno stravincendo la guerra contro il Governo. Questo aveva promesso la revoca ad Aspi, gestore del tratto dov’è crollato il Ponte di Genova (la più grossa disgrazia stradale che si rammenti). Poi c’è stato un accordo e non se n’è fatto più niente. Adesso, il viceministro dei Trasporti Cancelleri dice: “Aspi non rispetta l’accordo, revoca già avviata”.

Governo infuriato contro Autostrade: sempre più caos, che succede

Aspi ricorda che, in assenza di alcun accertamento di responsabilità, pur di giungere a una n definizione della procedura di contestazione avviata a seguito della tragedia del Ponte Morandi, ha dato seguito a tutte le intese intercorse con il Governo. Come l’adozione del nuovo sistema regolatorio, con una generale riduzione del tasso di remunerazione degli investimenti e un incremento della tariffa pari all’1,75%.

Più l’impegno a realizzare fino a 14,5 miliardi di euro di investimenti in nuove opere e 7 miliardi di euro di spese di manutenzione. Più la messa a disposizione di 3,4 miliardi di euro di fondi a titolo compensativo per investimenti e sconti tariffari non remunerati. Oltre all’accettazione di una profonda revisione delle clausole contrattuali.

Ma Cancellieri (M5S) non ci sta: “Ora basta! Dopo mesi di trattative mi sembra evidente che l’atteggiamento di Aspi sia tutt’altro che ragionevole, o di chi ha intenzione di trovare un accordo. Il Governo non tratta al ribasso! La procedura di revoca è già stata avviata”. Così il viceministro su Facebook.

Secondo l’interpretazione di una certa parte dell’Esecutivo, Autostrade, nelle ultime ore, era andata nuovamente allo scontro dicendosi pronta a non rispettare l’accordo siglato con il governo a luglio qualora venisse confermato l’ingresso Cdp (Cassa depositi e prestiti) nel capitale al 51%, rendendo di fatto Aspi una public company.

Parola alla ministra De Micheli su Aspi

Nel pomeriggio, ecco Paola De Micheli, in audizione davanti alla Commissione Ambiente della Camera: “È appena arrivata una lettera di Autostrade per l’Italia, con la quale ci comunica di accettare il testo dell’accordo negoziale, chiedendo la sola eliminazione della clausola dell’articolo 10 in relazione della condizione di efficacia della trattativa societaria”.

In sostanza, pare che Aspi sia pronta a sottoscrivere in toto l’accordo del 14 luglio scorso, rivendicando però il diritto di mettere sul mercato le quote della società senza passare dalla cessione diretta a Cdp.

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