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Danni da buca visibile non risarciti

Visibile la buca presente sulla strada: niente risarcimento per l’automobilista. Lo ha appena detto la Cassazione

buca

Ordinanza 21323/20 della Cassazione negativa per gli automobilisti e i motociclisti: danni da buca visibile non risarciti. Un guidatore ha chiesto il rimborso al gestore, ma ha perso in primo grado davanti al Giudice di Pace. In secondo grado davanti al Tribunale. E alla fine ha perso anche in Cassazione.

Danni da buca visibile non risarciti: parola ai giudici

Secondo la vittima, c’era una situazione insidiosa, caratterizzata dal doppio e concorrente requisito della non visibilità oggettiva del pericolo e della non prevedibilità soggettiva di esso, stante l’assenza di prova per testi sul punto.

Ma tutti i giudici di ogni ordine e grado hanno escluso il nesso causale tra la buca e l’evento dannoso (o comunque il danno). Perché hanno ritenuto ben percepibile la buca come insidia. E quindi l’hanno reputata non percepita dal danneggiato per “comportamento colposo” dello stesso.

Altro che rimborso: mazzata al cittadino

Occhio a chiedere i soldi a Comuni e Regioni ed enti gestori delle strade solo se la buca è davvero invisibile: insidia e trabocchetto da dimostrare. Se no, facendo ricorso, sono dolori. La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso, condannando il ricorrente a rifondere alla controricorrente le spese processuali, liquidate in complessivi 800 euro. Oltre a 200 euro per gli esborsi e al 15% per spese generali. Più gli accessori di legge. In più, il ricorrente deve versare l’ulteriore importo a titolo di contributo unificato. Non ultimo, paga il proprio avvocato per tutti i ricorsi in ogni ordine e grado. Amen.

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