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Sorpresona: Trump è pro auto elettriche

In piena campagna elettorale, uscita a sorpresa del tycoon

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Da sempre, le campagne elettorali in Usa sono piene di colpi di scena. Si mira a catturare l’elettore con la sparata a effetto, la trovata geniale, l’insulto vincente. Adesso, sorpresona: Trump è pro auto elettriche. The Donald, che mira al secondo mandato, è scatenato più che mai e cerca di attirare simpatie con il suo sì alle vetture a batteria. Posizione contrastante con e scelte fatte dalla sua amministrazione dal 2016.

Trump è pro auto elettriche: boom

“Sono assolutamente favorevole alle auto elettriche”. Così ha detto il tycoon durante il primo confronto in diretta tv con Joe Biden, suo rivale e candidato democratico alle presidenziali Usa del 3 novembre 2020. Anche per spiazzare Biden. Che magari puntava ad attaccare Trump sul lato auto a benzina e diesel.

Però Trump non ci ha sorpreso al 100%. Auto elettriche sì. Ma senza eccedere in buonismo ambientalista. Il presidente ha rifiutato per l’ennesima volta di annoverare i cambiamenti climatici tra i problemi del pianeta. Come un cow boy sempre irrigidito a cavallo. In stile hard yankee.

Il bluff di Trump sugli incentivi elettrici

Non solo. Addirittura, Trump ha parlato di “grandi incentivi” alle elettriche che sarebbero stati decisi dalla sua amministrazione. In passato. Non in futuro. Realtà? No. Bluff. Gli unici incentivi federali  negli Usa per elettriche e plug-in sono nell’American Clean Energy and Security Act del 2009. Di Obama. Non di Trump. Quando Barack aveva Biden vice. Casomai, erano stati introdotti da Bush, e poi portati avanti da Obama.

L’amministrazione Trump cosa ha fatto a dir il vero? Ha cercato di eliminare i crediti d’imposta per chi compra un’elettrica. Il Congresso s’è opposto e tutto è finito lì.

Invece, per equità, va detto che Biden è favorevole alle elettriche: ha un piano che include lo sviluppo della rete di colonnine per la ricarica negli States.

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