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Industria automotive italiana ancora giù

Non smaltite le scorie della pandemia di coronavirus

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A luglio 2020, industria automotive italiana ancora giù. Nel suo insieme registra un calo tendenziale del 13,3%, mentre chiude i primi sette mesi del 2020 a -35,8%. Sono i dati Anfia (filiera italiana auto), che ha elaborato le statistiche Istat.

Industria automotive italiana ancora giù

Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, la fabbricazione di autoveicoli vede il proprio indice in crescita del 3,4% a luglio 2020 rispetto a luglio 2019, primo segno positivo nell’anno in corso. Mentre diminuisce del 36,8% nel cumulato 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

Quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi cala del 21,2% nel mese e del 32,2% nel cumulato. Infine, quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori diminuisce del 26,6% nel mese e del 36,5% nel cumulato.

Anche buone notizie per la produzione di auto

Secondo i dati preliminari, a luglio 2020 la produzione domestica di autovetture in Italia mostra, per la prima volta da inizio anno, una variazione positiva: +4%. La produzione nei primi sette mesi dell’anno, invece, si riduce del 48% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva in calo da diciassette mesi consecutivi: anche a luglio 2020, infatti, l’indice della produzione industriale nel suo complesso registra un calo dell’8%, e risulta in flessione del 16,8% nei primi sette mesi dell’anno, a livello tendenziale.

Resta preoccupante anche il dato relativo alla produzione della componentistica automotive italiana, il cui indice scende del 26,6% a luglio e del 36,5% nel progressivo 2020, con notevoli contrazioni degli ordinativi, più marcate sul mercato interno.

Per il mercato auto italiano cominciano ad avvicinarsi buone possibilità di ripresa, grazie alle misure di incentivazione introdotte dal recente decreto Agosto. Ma per l’Anfia mancano:

  • un adeguato stimolo alla ripartenza del mercato dei veicoli commerciali leggeri,
  • un piano di interventi strutturali e strategici a sostegno della transizione industriale,
  • un progetto a beneficio dell’evoluzione del settore.

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