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La ricetta di Tavares per sconfiggere i cinesi: “Lavorare di più”

In una recente conversazione con France Inter Tavares ha espresso una visione severa sul futuro dell’industria auto europea

Elkann e Tavares

Carlos Tavares continua a far discutere con le sue dichiarazioni. Il manager portoghese si è scagliato contro i lavoratori europei, e in particolare quelli francesi, durante la sua apparizione alla radio France Inter. L’ex CEO più pagato in Francia ha criticato coloro che non vogliono “lavorare di più” e ha difeso il suo operato e la sua posizione. Come vi abbiamo scritto nei giorni scorsi l’ex numero uno di Stellantis ha scritto un libro e sta facendo il tour per promuoverlo.

Secondo Tavares la Cina si contrasta lavorando sempre di più

In occasione di una di queste tappe in Francia intervistato dalla radio France Inter ha rilasciato nuove interessanti dichiarazioni. La settimana scorsa aveva già dichiarato che Stellantis si trovava sull’orlo del collasso al momento della sua uscita, negando tuttavia qualsiasi responsabilità diretta per la crisi del gruppo. Le sue politiche di taglio dei costi, spesso criticate per aver intaccato l’immagine pubblica del marchio, non hanno suscitato in lui alcuna autocritica nelle interviste televisive e radiofoniche.


In una recente conversazione con France Inter, ripresa da Le Figaro, Tavares ha espresso una visione severa sul futuro dell’industria automobilistica europea. A suo avviso, l’Europa non è sufficientemente preparata a competere con i produttori asiatici, in particolare quelli cinesi, che beneficiano di costi di produzione inferiori e di regole del lavoro meno restrittive. Convinto della necessità di un cambio di mentalità, l’ex dirigente invita l’Europa a reagire con pragmatismo e determinazione per mantenere la propria competitività globale.

carlos tavares ceo stellantis con john elkann

Tavares ritiene che la Cina, nel settore automobilistico, “avrà presto una quota di mercato del 10%”, elogiando al contempo “chi lavora di più”, senza però mettere in prospettiva le condizioni di lavoro nel Regno di Mezzo. “Dobbiamo lavorare di più lavorando meglio”, ha affermato l’uomo che è stato criticato per aver peggiorato le condizioni di lavoro dei dipendenti del gruppo.

“Non dobbiamo dire agli europei che potranno mantenere il loro stile di vita, in competizione con l’Asia, senza lavorare di più”, afferma, prima di attaccare direttamente i lavoratori francesi, che accusa di aver creato una società “decadente” che ha dimenticato il valore del lavoro. “La Francia può riformarsi senza violenza? Non ne sono sicuro. Nessuno vuole fare uno sforzo e tutti vogliono credere alla bugia che saranno protetti dal governo. Ma quando non si crea più ricchezza, non ci sono più soldi nelle casse.”

Carlos Tavares

Carlos Tavares ha avvertito che “questa situazione finirà male”, collegando la crisi economica alla possibile miseria sociale. Secondo lui, se le imprese smetteranno di creare ricchezza, verranno meno anche le entrate fiscali, portando a un grave squilibrio sociale o addirittura a conflitti interni. Tuttavia, queste parole appaiono contraddittorie, poiché molte delle difficoltà di Stellantis sono considerate conseguenza diretta delle sue decisioni. Le politiche di riduzione dei costi attuate durante la sua gestione hanno portato alla chiusura di sei stabilimenti e messo in difficoltà diversi siti produttivi, come Poissy e Sochaux, costretti a fermarsi per settimane. Nei sei mesi successivi alla sua uscita, il gruppo ha registrato perdite superiori a due miliardi di dollari. Nonostante ciò, Tavares, uno degli amministratori più pagati di Francia, con oltre 20 milioni di euro l’anno e una buonuscita da 35 milioni, continua a difendere la sua gestione, lamentando ostacoli burocratici che, a suo dire, avrebbero limitato la creazione di valore.