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Limiti emissioni auto: possibili brutte sorprese per le Case

Cosa bolle in pentola nell’Unione europea in tema di aria pulita

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Limiti emissioni auto: non c’è nessuna novità di legge. L’Unione europea non ha cambiato le carte in tavola per le Case, che si devono attenere a certi vincoli quando producono auto nuove. Ma c’è un ma. L’Ue accelera in fatto neutralità climatica entro il 2050. In futuro, verrà rivisto al rialzo l’obiettivo di riduzione del 40% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030. Oggi siamo al 55% rispetto al 1990.

Limiti emissioni auto: cosa può cambiare

Quando la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen annuncerà la proposta di revisione? Settimana prossima. Vale per tutte le industrie europee. Però attenzione: ci sono possibili brutte sorprese per le Case automobilistiche.

Il secondo passo a livello europeo è la modifica discussa in ottobre all’Europarlamento. Occhio: per la Reuters, si potrebbe spingere al 60%. Quindi, siamo al 40%, arriveremo al 55%, si lieviterà al 60%. Anche i Costruttori auto potrebbero essere chiamati in causa.

Emissioni Costruttori auto: la situazione

Rispetto ai 95 g/km di CO2 imposti per il 2021, entro il 2030 le Case auto devono adeguare la propria gamma per ottenere livelli di emissioni inferiori del 37,5% per le auto. E del 31% per i furgoni. C’è un taglio intermedio del 15% entro il 2025.

Sulla scorta del 95% delle auto vendute da ciascuna Casa nel corso del 2020, la media delle emissioni di CO2 deve rientrare nei limiti di 95 g/km. Mentre nel 2021 il calcolo si farà sul 100% delle vendite. I Costruttori che non rispettano questo limite subiranno multe molto pesanti.

Domani, se le modifiche per tutte le industrie diverranno realtà, anche l’automotive potrebbe adeguarsi. Più elettriche, più investimenti, auto prodotte con costi più elevati, e listini che inevitabilmente si alzeranno. L’Ue spinge tantissimo, ma ci sono i margini per fare tutto così in fretta? Quali ripercussioni per industria, lavoratori automotive e consumatori?

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