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Conviventi in auto e nuovi congiunti nel bus: che bizzarra differenza

Il ministero dei Trasporti  vuole ancora cambiare le carte in tavola

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Rivoluzione in vista per i congiunti contro il Covid. Il ministero dei Trasporti pensa a una definizione più ampia del concetto dei congiunti. Estesa anche a compagni di classe e di lavoro. Il motivo? Così si possono accalcare nei mezzi pubblici. Nuovi tempi di permanenza a bordo per derogare al distanziamento di un metro. E poi certificazione dei sistemi di aerazione e filtraggio dei mezzi, obbligo di mascherina chirurgica e differenziazione degli orari per diluire i flussi di passeggeri. Tutto questo mentre in auto ci sono regole rigidissime: conviventi in auto. Vediamo infatti le regole.

La normativa sui conviventi in auto

È possibile l’utilizzo di automobili e altri mezzi di locomozione tra persone non conviventi?

Sì, purché siano rispettati le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina.

L’obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore.

Tuttavia nessuno di questi limiti si applica se i mezzi sono utilizzati solo da persone conviventi.

Metro, bus, tram: non c’è spazio

Torniamo ai mezzi pubblici. Le proposte relative al trasporto pubblico locale spiegate dalla Ministra ai Trasporti Paola De Micheli, durante la riunione in videoconferenza con le Regioni, per l’incremento della capienza in condizioni di sicurezza sui mezzi in vista della riapertura delle scuole.

Dopo lo stanziamento di 400 milioni a sostegno del Trasporto Pubblico Locale nel Decreto Agosto, la Ministra ha garantito che sosterrà la richiesta di ulteriori stanziamenti in autunno.

Infine è stata ricordata la possibilità per le Regioni di utilizzare mezzi privati aggiuntivi per il trasporto pubblico, attraverso il ricorso all’Articolo 1 del Decreto Semplificazioni che consente di bandire gare veloci sotto soglia europea.

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