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F1: la Ferrari vince la battaglia economica. E quella sportiva?

Formula 1, la Ferrari ha firmato il Patto della Concordia

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La Ferrari vince la battaglia economica in F1. Ha firmato il Patto della Concordia. Con la FIA e la Formula Uno. Regola la partecipazione delle squadre nella massima categoria automobilistica in 5 anni, dal 2021 al 2025. Firmano anche McLaren e la Williams. È un patto solo commerciale: i dettagli li conoscono i team. Si è partiti nel 1981, si è arrivati a quello del 2013. Ora questo. Vediamo perché la Ferrari ha trionfato.

La Ferrari vince la battaglia economica: ecco il motivo

Il Cavallino è privilegiato. La Scuderia Ferrari è l’unica scuderia che ha preso parte a tutte le edizioni del Mondiale di F1 dal 1950: beneficerà di un trattamento speciale in termini di distribuzione dei ricavi. Com’è giusto che sia. La Ferrari aveva e ha un fascino unico nel mondo: solo il nome emoziona, è un richiamo senza pari sul globo terracqueo. Maranello detiene due record: 15 titoli piloti e 16 titoli Costruttori.

Louis Camilleri, ceo della Ferrari, si dice lieto di aver rinnovato quello che è conosciuto come il Patto della Concordia. Lo reputa un passo fondamentale per assicurare la stabilità e la crescita di questo sport. Si dice molto fiducioso che la collaborazione con la FIA e Liberty Media possa rendere questo sport ancora più attraente e spettacolare, preservandone le caratteristiche di massima sfida tecnologica.

Ferrari in pista: note meno felici

La battaglia economica è stravinta. Resta la battaglia sportiva, e qui sono dolori. Oggi non è competitiva. Importanti le parole di Montezemolo (che ha avuto il merito di vincere tantissimo a Maranello): quando la Formula 1 virò sul regolamento ibrido, è cominciata una rincorsa lunghissima. La svolta green nell’industria era una necessità anche per le corse. Ma Montezemolo ha ammesso di aver sottovalutato il ritardo italiano sul fronte di una tecnologia, l’ibrido, che non rientrava nel nostro bagaglio culturale, non era parte della nostra cultura motoristica. L’obiettivo, aggiungiamo, è far prendere un’altra piega a questa stagione. E preparare al meglio la prossima, per spezzare l’egemonia di Hamilton su Mercedes.

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