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Sebastian Vettel difende la Scuderia dagli “ingegneri del lunedì”

Sebasitan ha difeso la Scuderia dagli attacchi sulla strategia prendendo in prestito una definizione prodotta da Enzo Ferrari

Vettel
Sebastian Vettel

Domenica Sebastian Vettel ha condotto la Ferrari al settimo posto finale, unica monoposto del Cavallino Rampante ad aver concluso il Gran Premio di Spagna. Il tedesco ha avuto il merito di una gestione perfetta degli pneumatici, in accordo con una strategia ad una singola sosta che ha pagato nuovamente. Tuttavia Sebastian ha difeso l’operato del muretto gestito da Mattia Binotto prendendo in prestito una delle definizioni più note attribuite ad Enzo Ferrari ovvero “gli ingegneri del lunedì”.

Per Vettel infatti non ha alcun senso criticare l’operato della Scuderia sulla indecisione del noto team radio che avrebbe indirizzato il tedesco ad una seconda sosta. Difatti dal muretto gli era stato chiesto di spingere proprio in relazione alla possibilità di effettuare un secondo ingresso ai box mentre successivamente gli è stato chiesto se poteva evitare di fermarsi per concludere la gara con le Soft di cui disponeva già da parecchi giri.

In difesa della Scuderia

In un intervento apparso su RaceFans, Vettel ha difeso la metodologia scelta dal muretto Ferrari e sul team radio ha aggiunto che si è trattato soltanto di una breve chiacchierata: “penso che ci siano cose che possiamo sempre fare meglio. Suppongo che se giochi a fare l’ingegnere del lunedì è molto facile sapere molte di quelle cose che avresti potuto fare o che avresti dovuto fare”. Vettel ha infatti concluso il suo Gran Premio utilizzando le stesse gomme per 36 giri, terminando quattro posizioni più avanti rispetto alla posizione di partenza. Quindi il tedesco ha proseguito ammettendo: “la cosa importante è che abbiamo deciso di correre questo rischio e ovviamente ne è valsa la pena”, ha detto. “Dove eravamo, non credo avessimo molto da perdere”.

Una breve parte del team radio di Vettel è stato trasmesso sul feed televisivo mondiale dalla Formula 1. Vettel ha detto che le persone non dovrebbero saltare a facili conclusioni sulla base dei piccoli estratti che potrebbero aver sentito. “È normale che comunichi con la squadra”, ha detto Sebastian. “Penso che sia molto strano giudicare perché non si sente tutto. Per chiunque selezioni quali trasmissioni radiofoniche trasmettere e quali no, penso sia molto difficile sapere cosa sta succedendo e molto più complicato avere a disposizione il quadro completo della situazione. Ma penso che non sia stato niente di eccezionale. Ovviamente qui si è trattato di gestire le gomme e come ho detto alla fine abbiamo preso la decisione ed è andata bene”.

Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha detto che il punto importante è che il team ha preso la decisione corretta sulla strategia di Vettel. “È qualcosa che abbiamo deciso insieme. Con loro siamo aperti il ​​più possibile”, ha detto Binotto. “A volte fare domande non significa che ci sia un malinteso. Penso che mettersi in discussione, comunicando, sia importante per poi fare la scelta giusta. Nelle ultime gare abbiamo fatto la scelta giusta, a volte fortunata come diceva Seb, ma almeno siamo arrivati ​​alla scelta perché abbiamo comunicato. Essere aperti alla radio, quando sei a centro gruppo, a volte è difficile ma solo parlandone assieme possiamo prendere la decisione giusta”.

Vettel, che lascerà la Ferrari a fine stagione, è stato più tranquillo alla radio negli ultimi round. È rimasto spesso in silenzio dopo aver preso la bandiera a scacchi in 12esima piazza a Silverstone. Tuttavia Binotto ha detto di non aver percepito un cambiamento nel tono di Vettel durante le comunicazioni con la squadra mentre era in pista. “Non ho notato niente di strano. Quindi non è il caso di essere sorpresi”.

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