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Noleggio auto a lungo termine: balla il bollo

Potrebbe essere meno conveniente prendere una vettura in affitto

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Sino a poco tempo fa, per un privato senza partita Iva o un professionista o un’azienda, il noleggio auto a lungo termine era una formula molto comoda. Permette di guidare l’auto pagando un canone mensile: talvolta, c’è da versare un anticipo. Alla fine del contratto, si restituisce la vettura senza pagare nulla. Il nolo includeva bollo (tassa di proprietà), manutenzione, burocrazia, Rc auto obbligatoria, assicurazioni varie ed eventuali accessorie, app specifica. Ma il Governo Conte ha cambiato le carte in tavola: forse l’utilizzatore paga il bollo. Forse. Si attendono direttive.

Noleggio auto a lungo termine: tassa di proprietà in bilico

  1. A tutt’oggi, non si sa chi debba pagare la tassa di proprietà dell’auto a noleggio. Chi fa il versamento alla Regione? La società di noleggio o il cliente? Nel primo caso, la convenienza e la comodità dell’affitto restano. Nel secondo, no: una seccatura economica e burocratica questa tassa di proprietà che va alle Regioni.
  2. Idem per gli affitti a lungo termine con la possibilità di comprare la macchina al termine del noleggio: anche Alfa Romeo lo fa.
  3. Stesso ragionamento per gli abbonamenti Leasys di FCA: paghi un forfait iniziale. Più un canone mensile per guidare diversi modelli. Ma un conto è se il bollo lo la paga la società; un altro se lo paghi tu.

Bollo sul noleggio, assurdità

Resta una bizzarria. Il noleggio auto è l’anima del mercato. Visto che le famiglie sono in difficoltà, è stato il noleggio a tener su le vendite in Italia. Le società di noleggio compravano per dare alle aziende e, in misura inferiore, ai privati senza partita Iva. Perché bastonare il noleggio che dà ossigeno?

I privati senza partita Iva si sono affacciati da poco sul noleggio. Lo amano proprio perché non c’è burocrazia. Niente tasse. Adesso, col bollo, il noleggio glielo faranno odiare. Che sciagura.

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