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Torno in auto dall’estero: ma dove faccio il test Covid?

Disordine totale sulle prove per verificare chi è positivo al coronavirus

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Prima la legge (giusta): se io torno in auto dall’estero, devo fare il test Covid. I Paesi più a rischio sono Croazia e Spagna, dove la movida giovanile va a mille, specie di notte. Anche Grecia e Malta. Contatti, goccioline di saliva, assembramenti: il coronavirus ci sguazza. Ma adesso il problema è che c’è disordine totale sulle prove per verificare chi è positivo al corona maledetto.

Torno in auto dall’estero: sono pronto alla prova coronavirus

Immaginate di fare ritorno con la vostra auto dall’estero. E di volervi diligentemente mettere sotto esame. Per il benessere vostro, dei vostri cari, del vostro partner. Per tutelare i deboli, come gli anziani e come chi ha già altre patologie in corso.

In particolare, la decisione del Governo Conte di rendere obbligatorio il tampone per chi rientra da Grecia, Malta, Croazia e Spagna ha mandato in tilt la sanità lombarda. È qui che il Covid s’è scatenato. È qui che c’è stato il maggior numero di morti. È da qui che parte il turismo più forte e spendaccione verso l’estero. Dalle destinazioni individuate dall’ordinanza ministeriale, ogni giorno arrivano migliaia di persone in Italia, in Lombardia. Con auto, aerei, navi, treni.

E chi viaggia in auto è il più fortunato: i rischi di infezione da Covid sono ridottissimi, specie fra conviventi. Viceversa, per chi si muove in aereo, treno o nave, sono dolori. Poco spazio. Poca aria. Tante persone in un ambiente chiuso e ristretto: magari il Covid è stato preso proprio lì dentro.

Per fare il test Covid: info

Per ora l’unica strada è quella di rivolgersi alle Ats. A cui gli operatori del 116117 indirizzano. Dando i contatti telefonici o, nel caso dell’Agenzia tutela salute di Milano, il link al modulo online. L’Ats fisserà il tampone entro due giorni: fino all’esito, il paziente dovrà azzerare i contatti sociali e usare anche in casa la mascherina.

Sarebbe stato più utile prevedere l’isolamento per tutti coloro che tornano dall’estero per due settimane. Ma ormai è tardi.

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