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Pendolari in auto fra casa e spiagge

Pendolarismo estivo dovuto alla crisi post Covid

viaggi estivi auto

Ho pochi soldi in tasca a causa del Covid, ma voglio fare le vacanze. Soluzione? Anziché un mese di ferie al mare, faccio il pendolare: da casa alla spiaggia il venerdì sera. Poi ritorno dalla spiaggia a casa la domenica sera. Obiettivo, risparmiare il più possibile. Sono i pendolari in auto fra casa e spiagge. Infatti, già a giugno e luglio si è registrato il tutto esaurito nel fine settimana e un calo di presenze notevole durante la settimana. Lo dice in un’intervista all’Agi Antonio Capacchione: presidente Sindacato Italiano Balneari Fipe-Confcommercio (10.000 imprese).

Pendolari in auto fra casa e spiagge: quali numeri

C’è, come ovvio, un calo consistente delle presenze: -40% sui primi due mesi di ferie, con permanenza molto breve. Comunque, bisogna tenere presente che l’estate è partita tardi. E che in materia di distanziamento stabilito dalle linee guida nazionali di 3 metri e 3 metri e mezzo, è stato rispettato dalla quasi totalità degli stabilimenti.

Quindi, fuori dall’auto, il pendolare estivo è corretto e scrupoloso. Ma sarebbe stato meglio (per Capacchione) aggiungere altri criteri: il numero delle persone sotto l’ombrellone, in particolare.

Problematiche legate alla guida intensa

Aggiungiamo che, se col pendolarismo in auto si risparmia, è vero che salgono i pericoli: si macinano molti più km, si può essere stressati all’andata e stanchi per la giornata di Sole al ritorno. Vanno sempre valutate le condizioni psicofisiche del guidatore prima di mettersi in viaggio: guai a sopravvalutare le proprie capacità e a sottovalutare i sintomi del colpo di sonno.

A ogni buon conto, l’auto va assolutamente privilegiata: è uno scudo anti-Covid formidabile. Mentre i treni sono pericolosi: le goccioline di saliva dei passeggeri possono trasmettere io corona.

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