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Colpo di sonno: il guidatore è sempre responsabile dei danni provocati

Il colpo di sonno non è considerato un malore improvviso o una causa di forza maggiore

Colpo di sonno auto

Un conducente che causa un incidente per via di un colpo di sonno è sempre responsabile dei danni eventualmente provocati. Questo perché il colpo di sonno alla guida non è considerato un malore improvviso o una causa di forza maggiore ma un evento prevedibile.

Prima di mettersi alla guida di un veicolo, infatti, il conducente deve assicurarsi di essere nelle condizioni idonee per riuscire a controllare perfettamente il mezzo in qualunque circostanza. Ciò significa che non è mai una buona idea mettersi al volante di un’auto quando si è stanchi o assonnati.

Colpo di sonno auto
Colpo di sonno, il conducente non ha scuse in caso di incidente stradale

Colpo di sonno: l’articolo 141 del CdS prevede multe fino a 173 euro

Secondo il comma 2 dell’articolo 141 del Codice della Strada “il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza“. In parole povere, se si causa un sinistro, non è possibile difendersi dando la colpa al colpo di sonno.

Nel caso in cui il guidatore si accorgesse di essere parecchio stanco, deve fermarsi il prima possibile e riprendere la guida soltanto dopo essersi ripreso. Tutti coloro che violano quanto indicato nel comma 2 dell’articolo 141 del Codice della Strada, rischia una multa che va da 42 a 173 euro. Se vengono commesse altre violazioni (es. si passa con il semaforo rosso), però, il conducente va incontro ad altre sanzioni.

La sentenza 27410/2018 della Cassazione riporta che “qualora siano presenti elementi idonei a far ritenere che la perdita di controllo del veicolo sia stata determinata non da un malore ma da un altro fattore non imprevedibile (sonno/stanchezza, ndr), che avrebbe dovuto indurre il conducente a desistere dalla guida“.

Questo riguarda se si causa un incidente stradale in cui c’è il reato di omicidio stradale (è prevista una pena fino a 18 anni di carcere). Se ciò non bastasse, un disturbo del sonno cronico potrebbe non consentire il rilascio o il rinnovo della patente.

Secondo il decreto 22/12/2015 del Ministro dei Trasporti, su indicazione della direttiva UE 85/2014, la patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave e incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte.

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