Nelle scorse ore i funzionari sanitari delle contee di Boone e Winnebago nel nord dell’Illinois hanno annunciato un’indagine su un possibile focolaio di COVID-19 presso lo stabilimento di assemblaggio Fiat Chrysler Automobiles di Belvidere, uno dei più grandi datori di lavoro della zona. L’indagine è una risposta a un aumento del numero di nuovi casi giornalieri nell’area circostante lo stabilimento. Il tasso di positività del test preliminare di sette giorni è attualmente pari al 6,7% nella contea di Boone, dove si trova l’impianto, e al 3,8% nella contea di Winnebago a ovest del sito produttivo.
FCA: a Belvidere possibile focolaio di Coronavirus?
I funzionari non hanno rivelato il numero di lavoratori automobilistici risultati positivi nello stabilimento da quando la produzione è ripresa durante le prime settimane di maggio. Fiat Chrysler e il sindacato United Auto Workers, che sono oggetto di uno schema di corruzione multimilionario presunto in tribunale secondo General Motors, sono accusate da una parte dei lavoratori di nascondere il numero reali di casi di coronavirus nella fabbrica.
I lavoratori dello stabilimento provengono dall’Illinois e dal Wisconsin meridionale, e funzionari sanitari locali hanno notato che le contee del Wisconsin appena a nord del confine di stato riportano anche tassi più elevati di test positivi per COVID-19 rispetto alle contee a sud del confine di stato dell’Illinois. Nel complesso, entrambi gli stati hanno registrato un aumento settimanale del numero di nuovi casi. Ricordiamo che FCA ha attuato tagli profondi negli ultimi due anni nello stabilimento di Belvidere e la chiusura della struttura nei prossimi anni rimane una possibilità. Il terzo turno “C” è stato eliminato nello stabilimento nel maggio 2019. L’impianto è stato anche colpito da una serie di fermate temporanee alla produzione nei primi due mesi del 2020 prima della pandemia.
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