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General Motors sostiene che Fiat Chrysler ha speso milioni per corrompere i leader del sindacato

General Motors sta chiedendo a un giudice federale di riconsiderare la sua causa contro Fiat Chrysler sulla base di nuove accuse

General Motors e Fiat Chrysler
General Motors e Fiat Chrysler

General Motors sta chiedendo a un giudice federale di riconsiderare la sua causa contro Fiat Chrysler sulla base di nuove accuse secondo cui FCA ha corrotto i sindacati e i funzionari con milioni nascosti in conti bancari stranieri segreti. GM sostiene che sono state pagate tangenti agli ex presidenti dei lavoratori della United Auto Dennis Williams e Ron Gettelfinger, nonché al vicepresidente Joe Ashton. Sostiene inoltre che sono state pagate tangenti a dipendenti GM tra cui Al Iacobelli, ex negoziatore del lavoro della FCA che è stato assunto e successivamente licenziato da GM.

General Motors chiede di riaprire la causa di corruzione contro Fiat Chrysler per la presenza di nuove prove

Le accuse sono state formulate in una mozione presentata dal tribunale lunedì da General Motors, che vuole rilanciare la causa che è stata respinta a luglio. GM sostiene che i pagamenti sono stati effettuati in modo che i funzionari abbiano costretto General Motors a pagare oltre 1 miliardo di dollari in costi di manodopera aggiuntivi. La mozione di GM sostiene che i pagamenti sono stati effettuati su conti in luoghi come la Svizzera, il Lussemburgo, l’Italia, Singapore e le Isole Cayman. I conti sono stati istituiti per evitare il rilevamento in un’indagine penale federale dell’Unione, secondo la causa.

Il portavoce della UAW Brian Rothenberg e Fiat Chrysler hanno dichiarato di non poter commentare immediatamente. Vedremo dunque come si evolverà la situazione nelle prossime settimane e se alla fine il tribunale deciderà di riaprire la causa di General Motors contro Fiat Chrysler che in un primo momento era stata respinta a luglio.

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