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La startup LeydenJar lavora su batterie con anodo interamente in silicio

Il silicio propone una capacità di accumulo nettamente superiore della grafite

LeydenJar batterie anodo silicio

Negli ultimi mesi abbiamo visto comparire in rete diverse ricerche riguardanti lo sviluppo delle batterie per i veicoli elettrici. Dopo la notizia diffusa da Toyota circa lo sviluppo di batterie allo stato solido, anche la startup olandese LeydenJar prevede di portare presto sul mercato un’interessante novità.

In particolare, la società sta lavorando su un anodo realizzato interamente in silicio che consente di incrementare la densità energetica delle batterie agli ioni di litio di fino a 1350 Wh/L. Parliamo del 70% in più rispetto a quanto offerto dalle unità attuali.

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LeydenJar, l’anodo completamente in silicio permette di incrementare di parecchio la densità energetica

LeydenJar: oltre il 70% di densità energetica in più utilizzando interamente il silicio per l’anodo

Se ciò non bastasse, LeydenJar sostiene che l’utilizzo di questo sistema consentirebbe di ottenere fino al 62% in meno di emissioni di CO2 durante la produzione. Il silicio viene già utilizzato per realizzare l’anodo delle batterie ma in quantità limitata per via di problemi legati alle sue caratteristiche meccaniche.

Questo perché causa delle rotture alla componente in quanto tende ad aumentare di volume durante l’immagazzinamento di energia. Per questo motivo i produttori di batterie decidono di utilizzare la grafite, anche se il silicio è in grado di proporre una capacità di accumulo parecchio superiore.

Secondo quanto riportato dagli studiosi della startup olandese LeydenJar, questo problema può essere risolto trattando il materiale con il procedimento PECVD (deposizione chimica da vapore potenziata dal plasma) che attualmente viene utilizzato per costruire le celle solari. Non ci resta che attendere le prossime settimane per vedere se verranno fatti ulteriori sviluppi.

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