in

Emissioni CO2: le case automobilistiche potrebbero rischiare una multa salatissima

Ogni produttore coinvolto dovrebbe pagare 42,4 miliardi di euro di multa

Emissioni CO2 auto

Uno studio condotto da Netbet rivela che il traguardo delle emissioni di CO2, in linea con le disposizioni dell’Unione Europea, è ancora molto lontano, nonostante tutti gli investimenti effettuati dalle case automobilistiche per portare sul mercato modelli ibridi ed elettrici.

Netbet afferma che nessuno dei 10 produttori di auto con le più alte vendite riescono a soddisfare in questo momento l’obiettivo di emissioni medie pari a 95 g/CO2 per km per l’intera flotta nei limiti imposti dall’Europa per il 2021.

Emissioni CO2 case automobilistiche
Emissioni CO2, i produttori di auto rischiano una multa di 114,6 miliardi di euro

Emissioni CO2: gli investimenti fatti fino ad ora non sono bastati a far ridurre i valori

Le case automobilistiche questione dovrebbero spendere il 40% delle loro entrate per poter ridurre le emissioni di anidride carbonica e non rischiare di pagare la salatissima multa di circa 42,4 miliardi di euro per ciascun produttore (114,6 miliardi in totale). Parliamo del 39,5% del loro fatturato annuo.

Tutti i produttori che non riusciranno a raggiungere l’obiettivo di emissioni medie stabilite riceveranno una sanzione di 95 euro per ogni CO2/km in più e per ogni veicolo venduto. Al momento, Daimler è il gruppo automobilistico più lontano dall’obiettivo in base alle vendite e alle emissioni medie attuali, quindi potrebbe incorrere nel pagamento di una multa del valore di 13,3 miliardi di euro nel 2021.

Emissioni CO2 auto

Il report realizzato da Netbet afferma anche che Fiat Chrysler Automobiles (FCA) dispone di una flotta di veicoli che produce le maggiori emissioni (63,1 kg/CO2 in media) e inoltre rischia una sanzione di 12,3 miliardi di euro.

Toyota, invece, è la casa produttrice meno inquinante con emissioni medie pari al 53,8 kg. Almeno per il momento, nessuna casa automobilistica rispetta i requisiti imposti dall’Unione Europea.

Lascia un commento