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Mercato auto: 3 milioni di immatricolazioni in meno nel 2020 secondo le stime ACEA

Il 2020 si chiuderà con meno di 10 milioni di unità vendute in Europa

La crisi sanitaria si sta trasformando sempre di più in una crisi economica. Tra i settori più colpiti c’è il settore automotive, da cui dipendono milioni di posti di lavoro ed una filiera che rappresenta, per molti Paesi (Italia compresa) un sostegno fondamentale per tutto il sistema economico. Il crollo delle vendite registrato tra marzo e aprile e confermato a maggio, mese in cui i dati sono stati ancora negativi nonostante l’allentamento delle misure restrittive in molti mercati, non fa ben sperare per il 2020.

Secondo una prima stima di ACEA (Association des constructeurs européens d’automobiles), il mercato auto dovrebbe chiudere il 2020 con meno di 10 milioni di unità vendute. Le prime analisi, aggiornate con gli ultimi dati disponibili, vedono per il mercato europeo un totale di 9,8 milioni di unità vendute con un calo del -25% rispetto ai dati registrati nel corso del 2019.

In un solo anno, il mercato auto europeo perderà circa 3 milioni di unità immatricolate. Un calo simile è stato registrato nell’arco di 6 anni con la crisi iniziata nel 2008 e terminata nel 2013 quando il mercato delle quattro ruote europeo iniziò a far segnare dati positivi, ritornando a livelli pre-crisi soltanto nel 2015-2017.

Il direttore generale dell’ACEA, Eric-Mark Huitema, ha dichiarato: “Dato il crollo senza precedenti delle vendite fino ad oggi sono urgentemente richiesti incentivi all’acquisto e schemi di rottamazione in tutta l’UE per creare la richiesta tanto necessaria di auto nuove. Nell’interesse della nostra industria e della più ampia economia dell’UE, chiediamo il necessario sostegno politico ed economico – sia a livello dell’UE che a livello degli Stati membri – al fine di limitare il danno alla produzione e all’occupazione nei mesi a venire”.

ACEA, quindi, torna a chiedere incentivi all’acquisto da parte dei Governi europei sottolineando l’importanza del settore automotive per l’intero tessuto economico del nostro continente. I rischi, come sottolinea anche l’associazione, sono rappresentati dai danni che il calo delle vendite, prolungato nel tempo, potrà fare ai livelli produttivi e, quindi, occupazionali della filiera automotive che impiega milioni di lavoratori europei.

Incentivi per attenuare la crisi del mercato auto italiano?

Ricordiamo che l’Italia è uno dei mercati più colpiti dalla crisi. Dopo i primi cinque mesi dell’anno, infatti, le vendite del mercato italiano si sono dimezzate con una perdita di circa 450 mila unità vendute nel confronto con i dati dello scorso anno. Nei prossimi mesi dovrebbe registrare una leggera ripresa del settore ma è molto probabilmente che, a fine anno, il calo percentuale del mercato italiano sarà ben più marcato del -25% stimato da ACEA per l’Europa.

Per tentare di rilanciare il mercato auto italiano da luglio dovrebbero arrivare nuovi incentivi. In attesa di maggiori dettagli ufficiali, la volontà delle forze di Governo sembrerebbe quella di avviare una massiccia campagna di incentivi su tutti i veicoli Euro 6 con uno sconto complessivo di 4 mila Euro (di cui 2 mila Euro a carico del concessionario e 2 mila Euro a carico dello Stato) con fondi complessivi di circa 400 milioni di Euro.

Considerando l’importanza della filiera automotive per l’economia del nostro Paese, è chiaro che sugli incentivi stiamo registrando un ritardo davvero incredibile. L’intero settore produttivo del nostro Paese è in crisi e tutta la filiera attende un contributo concreto che, in un momento così difficile, sia in grado di attenuare il più possibile l’emergenza, garantendo i livelli occupazionali. Maggiori dettagli sugli incentivi per il mercato italiano potrebbero arrivare nel corso dei prossimi giorni.

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