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Mercato auto: potrebbero arrivare incentivi per smaltire le scorte

Il nuovo decreto Rilancio potrebbe essere ampliato con un emendamento importante

Mercato auto Italia

Dagli ultimi articoli abbiamo scoperto che il settore auto è stato senza dubbio fra i più colpiti dall’emergenza coronavirus visto che diverse fabbriche sono state chiuse e le immatricolazioni sono calate drasticamente. Le case automobilistiche ora stanno cercando di attuare delle misure per poter uscire da questa grave crisi.

Gli incentivi sull’acquisto di nuove auto sembrano essere lo strumento perfetto per risollevare il settore ma il decreto Rilancio annunciato qualche giorno fa dal Governo italiano non ne ha tenuto conto.

Mercato auto Germania marzo 2020
Mercato auto, allo studio un emendamento per smaltire le vetture rimaste nei piazzali

Mercato auto: il sottosegretario allo Sviluppo avanza una proposta molto interessante

Detto ciò, Alessia Morani, sottosegretaria allo Sviluppo, ha presentato un emendamento per il nuovo decreto che riguarda un incentivo valido per quest’anno e per il 2021 il quale permette di smaltire lo stock di auto a basso impatto ambientale prodotte prima del lockdown.

Secondo la sottosegretaria, si tratta di una misura necessaria in quanto le stime parlano di circa 350.000 veicoli prodotti prima della crisi sanitaria che non sono stati venduti e attualmente si trovano nei piazzali delle concessionarie.

Le principali associazioni di categoria come ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) e Federauto (Federazione Italiana Concessionari Auto) hanno espresso una grande preoccupazione per le scelte fatte fino ad ora dal Governo italiano all’interno del decreto Rilancio. Le associazioni chiedono degli interventi dedicati maggiormente al settore auto per permetterne una ripresa.

Ad esempio, il presidente dell’ANFIA Paolo Scudieri aveva già chiesto una misura ad hock per rilanciare il mercato auto ma fino ad ora nulla è stato fatto. Non ci resta che attendere i prossimi giorni per vedere se verrà aggiunto qualche emendamento dedicato al settore nel nuovo decreto.

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