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Alfa Romeo: aumenta la cassa integrazione a Cassino a marzo e si teme un maxi-stop ad aprile

alfa romeo cassino

Il 2020 è iniziato senza particolari novità rispetto al 2019 per lo stabilimento di Cassino. Il sito di produzione laziale che si occupa della realizzazione dei modelli della gamma Alfa Romeo deve fare i conti con un livello produttivo molto basso e con l’assenza di reali novità in grado di dare una spinta significativa alla produzione.

Gli ultimi aggiornamenti in arrivo da Cassino confermano che le giornate di cassa integrazione previste per marzo sono aumentate rispetto a quanto annunciato la scorsa settimana. Lo stabilimento laziale, infatti, si fermerà per un totale di 8 giorni lavorativi nel corso di questo mese. Il primo stop è previsto per il prossimo 9 marzo. Successivamente, lo stabilimento resterà fermo dal 23 marzo e sino alla fine del mese. In totale, per questo mese di marzo, a Cassino sono previsti 8  giorni di cassa integrazione.

Ricordiamo che nel mese di febbraio appena terminato, lo stabilimento laziale ha lavorato a ritmi decisamente più alti rispetto a quanto registrato negli ultimi mesi con soli 4 giorni di cassa integrazione. Probabilmente, il debutto sulle linee produttive dei Model Year 2020 di Giulia e Stelvio e la maxi chiusura registrata nel corso del mese di gennaio hanno permesso di aumentare i lavori a febbraio mentre a marzo si tornerà ai livelli produttivi dei mesi precedenti.

Da notare, inoltre, che per il mese di aprile è previsto un nuovo maxi-stop. Al momento, non c’è ancora l’ufficialità ma è sempre più probabile che per il prossimo mese lo stabilimento di Cassino, anche per via del periodo di festività pasquali, lavorerà a ritmi ridottissimi. Nuovi annunci sugli stop previsti per il mese di aprile dovrebbero arrivare nel corso della seconda metà del mese di marzo.

Nel 2021 arrivano il Maserati D-SUV e i restyling di Giulia e Stelvio

Ricordiamo che a Cassino è prevista la fine della produzione della Giulietta con la linea che verrà dismessa sul finire del mese di marzo per far spazio all’avvio dei lavori di pre-produzione del nuovo Maserati D-SUV, il futuro entry level della gamma del Tridente che arriverà sul mercato soltanto nel corso della seconda metà del 2021 stando a quanto confermato nei mesi scorsi da Maserati.

Per il 2020, invece, la situazione di Cassino è estremamente difficile. La fine della produzione della Giulietta, che non riceverà una nuova generazione e sarà sostituita dall’Alfa Romeo Tonale in produzione a Pomigliano d’Arco dalla seconda metà del 2021, darà un altro duro colpo allo stabilimento che, per oltre un anno, produrrà esclusivamente Giulia e Stelvio.

I due modelli di segmento D di casa Alfa Romeo, nonostante l’arrivo dei Model Year 2020, per il momento continuano a viaggiare su livelli produttivi molto bassi e totalmente insufficienti a garantire un buon livello occupazionale per Cassino. Alfa Romeo, dopo aver presentato le nuove Giulia GTA e Giulia GTAm, non ha in programma ulteriori novità per i prossimi mesi.

In calendario c’è il restyling di metà carriera di Giulia e Stelvio che registrerà anche il debutto della nuova gamma di motorizzazioni composta da unità mild hybrid. Per ora, il restyling dei due modelli è previsto per il 2021 anche se non ci sono ancora particolari conferme in merito alle tempistiche di arrivo dei nuovi progetti.

Per ora, il “Piano Italia” di FCA non prevede ulteriori investimenti per lo stabilimento di Cassino che ad oggi è uno dei siti di produzione del gruppo maggiormente in difficoltà. Difficilmente, infatti, il nuovo SUV Maserati e i restyling di Giulia e Stelvio serviranno a garantire il raggiungimento dei livelli produttivi sufficienti per il raggiungimento della piena occupazione, un target che l’azienda prevede di raggiungere per tutti gli stabilimenti italiani nel corso del 2022.

Maggiori dettagli in merito al futuro di Cassino ed alle novità in arrivo per lo stabilimento potrebbero arrivare già nelle prossime settimane. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti.

3 Commenti

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  1. sono le scelte aziendali dei top mangers quelli tutte choacchiere rolex e pezze al culo …. domandategli quante stock option hanno nel loro portfolio senza considerare la devastante politica commerciale di dismettere line come mito giulietta 3 4c ( NON ABBIAMO MANCO UNO SPIDER ) ( SI DEVE VENDERE QULE CESSO DELLA 124 FIAT) e Logico che è e sarà impossibile tirare a campare con modelli dai 40 mila euro in su. sarà la fine della alfa romeo …prima la lancia ora l’alfa

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