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FCA conferma gli investimenti in Italia: ecco il commento della Fiom

La fusione con PSA non cancella gli impegni già presi da FCA in Italia

Dopo aver incontrato la maggior parte dei rappresentati sindacali, confermando definitivamente il “Piano Italia”, il piano industriale per gli stabilimenti del nostro Paese, dopo la fusione con PSA, il gruppo FCA ha illustrato le novità in arrivo per i siti di produzione del nostro Paese anche alla Fiom ribadendo tutti gli impegni presi in passato.

Il commento della Fiom arrivato in queste ore conferma le rassicurazioni date da FCA in tema di livelli produttivi e occupazionali per l’Italia. Ecco le parole del segretario generale della Fiom-Cgil, Francesca Re David, in merito all’incontro avuto con la dirigenza di FCA: “E’ positivo che l’azienda abbia confermato il piano industriale e gli investimenti sugli stabilimenti italiani. Al momento l’Italia produce la metà della capacità istallata. E’ necessario arrivare all’appuntamento della fusione avendo consolidato tutti gli stabilimenti italiani”

Il 2020 sarà, quindi, un anno di transizione ma anche un anno fondamentale per il futuro degli stabilimenti italiani. Grazie agli investimenti del “Piano Italia”, infatti, molti siti di produzione registreranno l’arrivo di importanti aggiornamenti ed ammodernamenti che potrebbero rivelarsi essenziali per continuare a garantire elevati livelli produttivi una volta che la fusione tra FCA e PSA si sarà completata.

Il processo di fusione con PSA, iniziato con la firma del memorandum d’intesa avvenuta pochi giorni fa, durerà diversi mesi (si stima 12-15 mesi), un periodo che dovrà essere utilizzato dagli stabilimenti italiani per completare il processo di aggiornamento iniziato già nei mesi scorsi. Secondo Re David: “E’ un anno delicato, in Italia c’è una debolezza che va colmata. Dobbiamo arrivare al momento in cui la fusione si completerà con un sistema adeguatamente potenziato e innovativo, riportando a regime la capacità degli impianti con produzioni ecosostenibili”

FCA, quindi, ha oramai confermato tutti gli investimenti annunciati nei mesi scorsi e, ricordiamo, è tornata a parlare di “piena occupazione” per gli stabilimenti del nostro Paese con l’obiettivo di raggiungere tale target nel corso del 2022, quindi a tre anni dall’avvio degli investimenti del “Piano Italia”.

Novità in arrivo per quasi tutti gli stabilimenti

Quasi tutti i principali stabilimenti di produzione di FCA in Italia sono in fase di riorganizzazione. In queste ore, ad esempio, è arrivata la conferma che tra un anno inizierà la produzione di nuovi motori ibridi a Termoli che poi andrà a fornire buona parte dei nuovi modelli del gruppo per i prossimi anni.

Nel frattempo, a Melfi è tutto pronto per il debutto della Compass e delle varianti plug-in hybrid mentre a Mirafiori si lavora all’avvio della produzione della Fiat 500 Elettrica (sul mercato da metà 2020). A Grugliasco e a Mirafiori dovrebbero inoltre essere in arrivo le versioni ibride delle Maserati Ghibli, Quattroporte e Levante mentre a Modena il Tridente sta preparando la sua nuova sportiva in arrivo a maggio.

A Pomigliano d’Arco, invece, si sta allestendo la linea di produzione dell’Alfa Romeo Tonale, il nuovo C-SUV che andrà ad espandere la gamma Alfa Romeo, mentre lo stabilimento di Pratola Serra ha da poco ricevuto la conferma che i motori diesel saranno aggiornati (restando in produzione ancora qualche anno) e verranno affiancati dai motori del Ducato. A Cassino, invece, ci sarà ancora da aspettare. Con l’uscita di scena della Giulietta, lo stabilimento si concentrerà sulla piattaforma Giorgio con i restyling di Giulia e Stelvio e con l’avvio della produzione del Maserati D-SUV, in programma per il 2021.

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